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Sulle tracce dei briganti, nell’Italia dell’Unità

Un viaggio di 100 km, a ridosso del confine tra Abruzzo e Lazio: questo è il Cammino dei Briganti, un sentiero che si snoda nei territori “infestati” dai banditi all’epoca dell’unificazione italiana. Un’esperienza che permette di toccare la Storia, la vita nascosta degli uomini che si opponevano all’annessione al Regno di Sardegna.

Il percorso, inaugurato a fine maggio dopo un intenso lavoro di pulizia dei sentieri e delle mulattiere abbandonate, è articolato in otto tappe per una durata totale di sette giorni: inizia a Sante Marie, presso Tagliacozzo (AQ) per poi proseguire fino a Santo Stefano. Da lì, è la volta di Valdevarri e Nesce, in Lazio; il giorno successivo, si ritorna in Abruzzo, a Cartore, ai piedi del monte Velino, camminando fino a Rosciolo dei Marsi. Un’escursione nella natura più autentica degli Appennini centrali.

Il cammino continua, facendo tappa a Casale le Crete, e si chiude a Sante Marie; un itinerario che fa parte del patrimonio storico, culturale e ambientale del Bel Paese, immerso nei tradizionali borghi e nei boschi appenninici.

11232200_957878267601559_3259269042000086938_oTecnicamente, il Cammino dei Briganti è di media difficoltà: si sviluppa tra gli 800 e i 1.300 metri di quota alle pendici del Monte Velino, terza cima degli Appennini. Il cammino è percorribile tutto l’anno a piedi, ma anche in mountain bike o addirittura in asinello.

Al momento non c’è una mappa ufficiale, ma ne esiste una costruita su base topografica e una guida, acquistabile nelle librerie fisiche ed online, per evitare di perdersi. È inoltre possibile ritirare alla partenza il salvacondotto per essere riconosciuti lungo il cammino, per poter avere facilitazioni, sconti e trattamenti di attenzione. Raccogliendo i timbri si avrà una pergamena a testimonianza dell’avvenuto cammino. Tutto potrà essere ritirato nell’ufficio della riserva naturale grotte di Luppa, a Sante Marie aperto tutti i giorni dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Info: tel. 0863 679132

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