AlpinismoAlta quota

Niente vetta per Ueli Steck

LHASA, Tibet – “Nemmeno un solo giorno intero di bel tempo”. In queste parole di Ueli Steck si possono riassumere le motivazioni che hanno portato lo svizzero ed il suo compagno di cordata David Göttler a rinunciare alla vetta dello Shisha Pangma.

L’obiettivo era una nuova via dalla parete sud, progetto ritenuto infattibile a causa del meteo. Non volendo però rinunciare alla vetta, i due hanno arrampicato, molto, raggiungendo in due distinti tentativi one push in stile alpino, i 7800 mt dalla via degli spagnoli ed i 7600 seguendo la via degli inglesi. Su e giù dallo Shisha Pagma, ma la finestra di bel tempo sperata non è mai arrivata. Condizioni difficili non solo quelle del meteo, ma anche della montagna. “Entrambe le volte siamo andati fino al punto di prenderci dei rischi e compromettere la sicurezza”.

Frustrazione certo, come racconta Göttler, ma anche soddisfazione nell’essere riusciti a spingere i propri limiti e nella tanta esperienza acquisita.

“Arrampicare l’Islan Peak da Chukhung, attraversare di corsa 3 passi in un giorno e per finire arrampicare su una montagna di 8000 metri! Abbiamo sicuramente raggiunto il nostro obiettivo in questo viaggio: tornare a casa più forti!”

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