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Nepal, altre scosse nella notte: oltre 3600 morti, italiani ancora dispersi

[:it]KATHMANDU, Nepal – Una nuova scossa di terremoto di grado 4,2 della scala Richter è stata avvertita alle 6:24 di questa mattina, ora nepalese (le 2:39 italiane). Mentre dei 4 italiani dispersi a Langtang non si hanno ancora notizie la conta delle vittime, secondo la dichiarazione di un portavoce della polizia nepalese a Kathmandu, è salita a 3.600, con oltre 6.000 feriti.

L’epicentro dell’ultima scossa di terremoto è stato individuato a 42 chilometri ad ovest di Katmandu, la capitale nepalese distrutta dal terremoto fortissimo di 7,9 gradi della scala Richter avvenuto sabato 25 aprile. Da allora ad oggi sono state 45 le repliche superiori a 4,5 gradi e 15 quelle sopra 6,5 gradi.

Non si hanno ancora notizie dei 4 italiani dispersi nella zona di Langtang. Sono Giuseppe ‘Pino’ Antonini, 53 anni di Ancona, direttore della Scuola forre del Soccorso alpino e tecnico di elisoccorso, il medico speleologo Gigliola Mancinelli, Oscar Piazza del Soccorso alpino del Trentino Alto Adige e Giovanni Pizzorni, di Recco, esperto di torrentismo.

“Mio fratello – ha raccontato all’Ansa Roberto Antonini, il primo a lanciare l’allarme ieri dopo aver sentito il fratello speleologo dopo la prima scossa di terremoto – era lì perché dovevano esplorare due canyon, ma so che erano rimasti nel villaggio”.

“Sono convinto che siano in difficoltà con le comunicazioni – ha detto sempre all’Ansa Adriano Alimonta, presidente del Soccorso alpino del Trentino -. Saranno lì a dare una mano, visto ciò che è accaduto. Non voglio minimizzare ma per ora lo spirito con cui viviamo la vicenda è questo. E’ troppo presto per dire che sono dispersi. Per ora possiamo solo dire che sono fuori dalla portata delle comunicazioni. Certamente chi è a casa si preoccupa sempre, ma sappiamo che può succedere. Teniamo conto che potrebbero avere anche difficoltà a ricaricare i telefoni, pure avendo un pannello solare, se il tempo non fosse bello”.

“Ciò che sappiamo – dice ancora – è che erano nella zona di Langtang, che si trova più o meno a otto ore di automobile da Kathmandu più circa tre ore di trekking. Ma non so molto altro, perché li avevamo sentiti nei giorni passati e non avevamo certo parlato a lungo, come sempre in questi casi. So solo che avevano comunicato prima del primo terremoto, dicendo che il tempo era brutto e che quindi avrebbero probabilmente rinviato le discese nelle forre che avevano in programma”.

Il paese di Langtang è stato distrutto dal terremoto di sabato. Stando a quanto riferito a Explorersweb dall’alpinista svedese Johan Ernst Nilson, sono stati fortemente danneggiati anche Tengboche e Namnche Bazar, che è stato completamente evacuato. Il celebre villaggio è posto lungo il trekking nella valle del Khumbu, quello che si percorre per arrivare ai piedi dell’Everest dove al momento il numero delle vittime pare sia 22 e il numero dei dispersi oltre 200.[:]

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