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Montagna, conoscere i limiti è un'illusione? Convegno Cai a Finale

FINALE LIGURE, Genova — La sottile linea di confine tra sicurezza percepita ed effettiva in montagna. L’illusione, tipicamente contemporanea, di conoscere il limite e saperlo gestire. Ecco i temi del convegno “L’illusione moderna della sicurezza globale”, che il Club Alpino Italiano Regione Liguria ha organizzato per sabato 28 febbraio a Finale Ligure presso l’Auditorium di Santa Caterina, ore 14 – 18.

Interverranno l’antropologo e Past President Generale del CAI Annibale Salsa, l’alpinista e scrittore Alessandro Gogna, il giornalista Enrico Martinet e il Presidente del Collegio Guide alpine della Liguria Lorenzo Cavanna. Prevista anche la presenza di un rappresentante del Soccorso alpino e di un rappresentante delle Scuole del Club Alpino Italiano. Moderatore, il giornalista e alpinista Ferruccio Repetti.

“Il convegno sarà incentrato specificatamente sui concetti di rischio e pericolo, impossibili da eliminare totalmente in montagna – sostiene il Presidente del CAI Liguria Gianpiero Zunino – Di conseguenza è fondamentale innanzitutto saperli riconoscere, per essere in grado di evitarli o, in alternativa, affrontarli. La società di oggi tende ad attribuire eccessiva fiducia al principio che tutto è prevedibile. In realtà così non è – sottolinea ancora Zunino – come insegnano incidenti e disgrazie che accadono ogni giorno. Il rischio è calcolabile e si può prevenire, il pericolo non è calcolabile e può arrivare quando meno te lo aspetti”.

L’incontro quindi non riguarda solamente il senso di responsabilità che devono avere i frequentatori della montagna, tema che il CAI Liguria aveva già affrontato in un altro convegno nel 2011, ma anche, in particolare, la consapevolezza dei margini di accettazione del rischio.

Zunino specifica anche come sia particolarmente interessante sentire su questo tema i punti di vista delle Guide alpine, del Soccorso alpino e delle Scuole del CAI. “Queste ultime sono particolarmente importanti, in quanto approfondiranno il tema della formazione necessaria per affrontare al meglio i rischi e i pericoli insiti nella frequentazione delle Terre alte”.

Il CAI, come sottolinea il Presidente del Gruppo regionale Liguria, è contrario al rilascio di una sorta di patente per andare in montagna, anzi, ne promuove una frequentazione libera, ma consapevole. “La voglia di parlarne è molta, anche perché qui in Liguria ci sono stati Sindaci che hanno chiuso le loro montagne, quando era considerato elevato il rischio valanghe. La scelta di Finale Ligure come location non è causale, in quella zona infatti sono presenti importanti falesie per l’arrampicata. Inoltre, il Convegno inaugura simbolicamente un ciclo di significativi appuntamenti che vedono protagoniste, nel corso del 2015, tutte le quattro province liguri: l’Assemblea regionale ligure dei Delegati CAI (12 aprile a Chiavari), l’Assemblea Nazionale dei Delegati del CAI (31 maggio a Sanremo) e l’Assemblea dei Delegati dell’area Liguria – Piemonte – Valle D’Aosta (8 novembre a La Spezia)”.

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2 Commenti

  1. Guide, CAI, patentini e fondi per corsi di aggiornamento, fomazione, certificazione … una miscela esplosiva !
    Poveri alpinisti, poveri escursionisti inconsapevoli di quello che bolle in pentola….

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