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Sydney, nasce su iniziativa italiana la Federazione delle aree protette montane

SYDNEY, Australia — “La protezione delle aree protette montane a lungo termine è possibile solo concentrando gli sforzi per proteggere questi luoghi non “da”, ma insieme ai visitatori e a quanti sono legati ai loro territori”. Con queste parole è stata salutata la nascita della Federazione delle Aree Protette Montane durante il Congresso Mondiale dei Parchi organizzato a Sydney da Iucn, International Union for Conservation of Nature.

L’iniziativa è nata su proposta di Mountain Partnership – l’alleanza internazionale delle Nazioni Unite per lo sviluppo delle montagne – e dell’Associazione EvK2CNR, protagonista della recente implementazione del Central Karakorum National Park, il grande Parco del K2 in Pakistan.Cknp - Parco del K2

L’idea della Federazione è stata presentata ufficialmente in occasione del Congresso, il 13 novembre, davanti ad una sala gremita, durante l’evento “Mountain protected areas a worldwide heritage”. L’iniziativa ha suscitato molto interesse e raccolto riscontri positivi da parte di chi si occupa della gestione di aree protette montane. L’incontro ha visto a partecipazione di rappresentanti provenienti da tutto il mondo e gli interventi di Linda McMillan, Deputy Vice-Chairman of the Connectivity e Mountains Biome Network di IUCN (World Commission of Protected Areas), di Franco Mari, ricercatore di EvK2CNR e responsabile scientifico del progetto Seed per l’implementazione del Parco del K2 e di Eduardo Mansur, Direttore della Divisione Valutazione, Gestione e Conservazione delle Foreste della FAO e di Ashiq Ahmad Khan, membro del comitato scientifico pakistano di EvK2CNR.

L’iniziativa è stata poi oggetto di ulteriore elaborazione e discussione il 18 di novembre durante la sessione del Congresso intitolata “Watershed management – modern approach to parks and protected area management”, gestita dalla FAO.

“Durante il XX secolo i maggiori sforzi per preservare le aree montane si sono focalizzati sulla protezione dai visitatori – ha dichiarato Linda McMillan di IUCN – e da altri soggetti legati alla montagna. Nel XXI secolo, si è compreso che la sfida è rappresentata dalle nuove grandi minacce globali come il cambiamento climatico, il riscaldamento globale, le specie invasive e la crescita della popolazione umana. Oggi abbiamo capito che la protezione delle aree protette montane a lungo termine è possibile solo concentrando gli sforzi per proteggere questi luoghi speciali insieme ai visitatori e quanti sono legati ai territori montani. Questo è il futuro della protezione della montagna: sono davvero impressionata da questa visione audace e realistica da cui nasce la proposta di questa Federazione delle aree montane protette”.

Per Franco Mari, di EvK2CNR, “Chi si occupa di aree montane protette e di parchi montani va incontro a due grandi difficoltà specifiche legate al territorio montano. Da un lato per non fallire – in territori dove le popolazioni per vivere non possono che fare ricorso alle risorse naturali presenti – occorre trovare un compromesso tra le pratiche ideali di gestione da adottare per proteggere e preservare le risorse naturali e le abitudini e l’uso che le popolazioni locali ne fanno. Dall’altro, più in generale, gli ecosistemi montani sono sistemi molto fragili e differenziati per cui non è possibile individuare prassi consolidate e semplicemente riproducibili. Per questo diventa strategico condividere le soluzioni individuate, le pratiche adottate nell’affrontare questi due grandi problemi. È a partire da questi pensieri che nasce l’idea di una Federazione”.

“La FAO e il Segretariato della Mountain Partnership sostengono la creazione di una iniziativa per le aree protette per la montagna in stretta collaborazione con le organizzazioni e le istituzioni coinvolte nella protezione delle zone di montagna. E’ un’ottima occasione per lavorare con strutture già esistenti e sviluppare nuove sinergie a livello globale” dichiara Edoardo Mansur della FAO.

“L’idea di creare una piattaforma di incontro è stata accolta con enorme interesse da tutti i partecipanti. Tutti, al di là di alcune riserve sul termine provvisorio utilizzato di Federazione, hanno sottolineato l’utilità e la necessità di uno strumento simile” ha tenuto a sottolineare Ashiq Khan, di EvK2CNR.

Molto importanti per l’iniziativa le parole di Olivier Chassot, Co-Vicepresidente della Connectivity Conservation & Mountains World Commission on Protected Areas (WCPA) – IUCN: “La recente istituzione della Federazione delle Aree Protette Montane su iniziativa di Mountain Partnership e di EvK2CNR offre un’utile piattaforma nuova ai responsabili delle aree protette e agli operatori della protezione delle montagne in tutto il mondo. La prospettiva di mettere in contatto professionisti che affrontano minacce e sfide comuni in contesti talvolta molto diversi getta le fondamenta di una condivisione delle pratiche più efficaci e delle esperienze acquisite. Le catene montuose di tutti i continenti contengono numerose aree protette, in molti casi notevolmente estese e capaci di offrire una connettività quanto mai necessaria in importanti aree paesaggistiche. Questi paesaggi montani rappresentano una splendida opportunità per sviluppare opere di conservazione che migliorino la connettività e favoriscano l’adattamento al cambiamento climatico. A questo scopo, e di fronte ad una delle sfide più difficili che l’umanità si sia mai trovata ad affrontare, per i responsabili delle aree protette montane in ogni angolo del mondo la possibilità di fare rete e imparare l’uno dall’altro assume un’importanza cruciale. La WCPA, Connectivity Conservation & Mountain, è lieta di assistere alla nascita della Federazione delle Aree Protette Montane, alla quale rivolge i suoi migliori auguri di un futuro promettente nella speranza di poter instaurare una collaborazione proficua”.

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