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Kurt Diemberger cittadino onorario di Monte San Pietro

La consegna della cittadinanza onoraria a Kurt Diemberger (Photo courtesy of www.loscarpone.cai.it)
La consegna della cittadinanza onoraria a Kurt Diemberger (Photo courtesy of www.loscarpone.cai.it)

MONTE SAN PIETRO, Bologna — Si è svolta sabato scorso la consegna della cittadinanza onoraria a Kurt Diemberger da parte del Comune di Monte San Pietro, la cittadina dell’Appennino Bolognese in cui il fortissimo alpinista austriaco risiede con la famiglia. Il riconoscimento è stato conferito durante un pomeriggio interamente dedicato a Diemberger e organizzato dal Comune e dal Cai Emilia Romagna.

L’evento si è tenuto presso l’Abbazia della Badia a Monte San Pietro ed è iniziato con un dialogo tra Kurt Diemberger il giornalista Roberto Mantovani, il Sindaco di Monte San Pietro Stefano Rizzoli, il Presidente del Gruppo regionale Cai Vinicio Ruggeri e il Presidente della Sezione di Bologna Mario Romiti. É stata un’occasione per raccontare la vita e la storia alpinistica di Diemberger, unico alpinista ancora in vita ad aver scalato due ottomila, Broad Peak e Dhaulagiri, in prima assoluta.

Il primo cittadino Stefano Rizzoli ha quindi consegnato a Diemberger la pergamena che gli conferisce la cittadinanza onoraria di Monte San Pietro con la seguente motivazione: “Ritenuto di interpretare l’unanime sentimento di sincera e profonda gratitudine della comunità locale si conferisce l’onorificenza della cittadinanza onoraria di Monte San Pietro all’alpinista austriaco Kurt Diemberger che, dimorando in alcuni periodi dell’anno sul territorio di Monte San Pietro e partecipando attivamente alle iniziative del Comune, ha dato lustro al Comune di Monte San Pietro facendone conoscere, a livello internazionale, il territorio, la storia, i paesaggi”.

L’alpinista austriaco si è detto onorato di questo conferimento nonchè della targa del Cai Reggio Emilia consegnatagli del Presidente del Gruppo regionale Vinicio Ruggeri. L’evento si è concluso con la visione del film Verso dove “è la domanda – ha commentato Diemberger – che mi sono sempre posto quando vado in montagna, perchè nell’alpinismo bisogna sempre guardare avanti, mai indietro.”

Photo e news courtesy of Lo Scarpone

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