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Grandes Jorasses, crollata porzione del seracco Whymper


La situazione attuale sulle Grande Jorasses (Photo courtesy of Ansa)
La situazione attuale sulle Grande Jorasses (Photo courtesy of Ansa)

COURMAYEUR, Aosta — Si è staccata nei giorni scorsi una porzione del seracco Whymper, nelle Grandes Jorasses, sorvegliato speciale da alcune settimane proprio a causa del pericolo di crolli. Dopo aver vietato l’accesso alla zona, l’Amministrazione Comunale di Courmayeur ha comunicato ieri in una nota l’evoluzione della situazione, sottolineando che “si ritengono probabili ulteriori crolli.”

“Dopo alcuni giorni di tempo nuvoloso – si legge nella nota emessa ieri dal Comune di Courmayeur – che non hanno consentito l’osservazione diretta del ghiacciaio, questa mattina le condizioni meteorologiche hanno permesso di ritornare ad eseguire alcune osservazioni.” Osservazioni dirette che hanno permesso di constatare il crollo di una porzione del seracco Whymper “di volume ancora da determinare”.

“Le velocità misurate – prosegue la nota – indicano un’ulteriore marcata accelerazione negli spostamenti del seracco pensile, che nelle ultime settimane aveva mostrato anche indizi di crescente fratturazione e suddivisione in blocchi minori. I dati e le evidenze di terreno raccolti confermano la correttezza delle misure cautelative assunte dalle autorità la scorsa settimana, a fronte di una situazione di potenziale pericolo la cui evoluzione era seguita già dal mese di agosto dai tecnici di Fondazione Montagna sicura.”

Esattamente una settimana fa, infatti, il Comune di Courmayeur aveva emesso un’ordinanza con cui vietava di percorrere il sentiero di accesso al Rifugio Gabriele Boccalatte e Mario Piolti (2803 metri) e le aree sottostanti il ghiacciaio delle Grandes Jorasses, dove si sviluppano numerose vie alpinistiche, tra cui la normale alla punta Walker (4208 metri), la cima più elevata del gruppo montuoso del Monte Bianco.

L’allerta sulle Grandes Jorasses permane: “stante l’evoluzione – conclude la nota – si ritengono probabili ulteriori crolli che, come già segnalato, non sono suscettibili di interessare il fondovalle”.

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