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Dispersi sul Bianco, al via ricerche sul versante francese

Le ricerche nei giorni scorsi hanno impegnato sia gli elicotteri che le squadre di terra del Soccorso alpino della guardia di finanza e del Soccorso alpino valdostano (Photo courtesy of Ansa)
Le ricerche nei giorni scorsi hanno impegnato sia gli elicotteri che le squadre di terra del Soccorso alpino della guardia di finanza e del Soccorso alpino valdostano (Photo courtesy of Ansa)

UPDATE (12:00) COURMAYEUR, Aosta — Sono iniziate poche ore fa, grazie alle condizioni meteorologiche più favorevoli, le ricerche in elicottero sul versante francese del Monte Bianco. Il Peloton de gendarmerie d’haute montagne (Pghm) di Chamonix si sta adoperando per trovare la guida alpina valdostana Ferdinando Rollando e il suo giovane cliente francese Jassim Mouzani, scomparsi ormai da sei giorni.

Le ricerche si concentrano in particolare sul versante della Bionassay, con verifiche nei crepacci, ma, all’ultimo comunicato stampa del Peloton de gendarmerie d’haute montagne (Pghm) di Chamonix, non era stata trovata alcuna traccia dei due dispersi. Se le condizioni meteorologiche lo permetteranno, sono previste anche perlustrazioni delle squadre a piedi. Sul versante italiano le ricerche invece resteranno ferme per oggi. “Aspettiamo un assestamento delle condizioni della neve, poi decideremo come proseguire” ha dichiarato Adriano Favre, direttore del Soccorso alpino valdostano.

La famiglia del giovane continua a ringraziare le squadre di ricerca: “Lassù sembra l’apocalisse, abbiamo visto le foto dei soccorritori. Stanno facendo tutto il possibile, anche rischiando la propria vita”. Nel frattempo dovrebbero iniziare anche le ricerche satellitari tramite gps. “Abbiamo chiesto che nelle ricerche fosse impiegato ogni mezzo, e la gendarmeria francese si è attivata per ottenere da un operatore privato l’apparecchiatura gps specifica da installare sull’elicottero.” ha affermato all’Ansa di Valle d’Aosta Samia Brahimi, madre del giovane francese disperso.

É impossibile rintracciare l’Iphone del 15enne con la tradizionale geolocalizzazione, “purtroppo l’applicazione non era installata sul suo smartphone” ha spiegato la donna. La localizzazione dei telefoni, tentata quando scattò l’allarme anche con sistemi di ultima generazione, non aveva portato a risultati. “La zona è buia, senza copertura. I loro telefoni o sono spenti o non ricevono alcun segnale”, ha precisato Favre.

Le condizioni sul Monte Bianco, dopo le abbondanti nevicate degli scorsi giorni e i forti venti, non sono ottimali per le salite da parte degli alpinisti. Le autorità francesi e italiane stanno informando che il rischio di valanghe è molto alto, in particolare al di sopra dei 3000 metri, sia sul lato francese che su quello italiano, dove è forte, ovvero di grado 4 su una scala massima di grado 5. Si consiglia quindi massima prudenza, se si vuole comunque salire, e di equipaggiarsi con pala, sonda e dispositivo Artva.

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