Cronaca

Antelao, rifugio Galassi danneggiato da una valanga

La situazione nei pressi del Rifugio Galassi (Photo courtesy of Cai Mestre/Loscarpone)
La situazione nei pressi del Rifugio Galassi (Photo courtesy of Cai Mestre/Loscarpone)

CALALZO DI CADORE, Belluno — “Uno scenario apocalittico” così ha descritto il Presidente del Cai di Mestre lo spettacolo che lui e i suoi uomini si sono trovati davanti quando sono saliti al rifugio Pietro Galassi. Una valanga di grosse dimensioni ha infatti danneggiato la struttura, rendendo pericolante il tetto, senza contare i danni alla teleferica e l’enorme quantità di alberi sradicati e spezzati che hanno invaso il sentiero che conduce in quota.

Nel 1913 ai piedi dell’Antelao fu inaugurato il ricovero militare per le esercitazioni alpinistiche delle truppe da montagna intitolato al tenente Pietro Galassi. Dopo vari cambi di gestione, nel 1950 è stato affidato alla Sezione di Mestre del Club Alpino Italiano che lo inaugurò ufficialmente lo stesso anno come rifugio Pietro Galassi con 98 posti letto e apertura durante la stagione estiva. Proprio in vista dell’apertura ormai alle porte, un gruppo della sezione veneta è salito lo scorso 17 maggio ai 2018 metri di quota per valutare la situazione, ma si è ritrovato davanti una brutta e inaspettata sorpresa.

“Una valanga – ha scritto Francesco Abbruscato, Presidente della Sezione CAI di Mestre – che a stima aveva un fronte di circa 150 metri e un’altezza fra i 6 e i 10 metri, si è staccata dalle Giazere, alle pendici Sud Est dell’Antelao, e nella sua corsa verso valle ha trascinato tutto ciò che trovava.” Nei giorni successivi è stata effettuata un’analisi accurata che ha evidenziato gravi danni alla teleferica utilizzata per il trasporto dei materiali e degli alimenti, al tetto del rifugio e al sentiero che conduce alla struttura, ricoperto per un lungo tratto da alberi sradicati e spezzati.

La teleferica è inutilizzabile: la valanga ha divelto alcune cavallette dalla loro sede, la fune traente è spezzata e al momento non è possibile capire con certezza le condizioni della fune portante. “Il tetto del rifugio – ha spiegato il presidente Abbruscato – presenta dei cedimenti in almeno 3 punti.” Successive ispezioni alla struttura hanno evidenziato che anche la lamiera è rotta e ci sono state delle infiltrazioni d’acqua. É necessario intervenire al più presto perchè un’eventuale nuova nevicata potrebbe far crollare l’intera copertura.

Per quanto riguarda il sentiero, il Cai di Mestre si è già organizzato negli scorsi e nei prossimi weekend per salire in quota con i volontari e liberarlo da legni e arbusti, ma soprattutto ricostruirne la traccia per riaprire il rifugio il prima possibile. L’intenzione dei gestori è infatti quella di fare tutto il necessario per aprire la struttura in vista della stagione che sta per iniziare, in quanto il Galassi è un importante punto di riferimento non solo per la zona dell’Antelao, ma anche come punto di appoggio per chi percorre le Alte Vie delle Dolomiti 4 e 5.

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