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Alpinismo, medicina e soccorso in montagna. Il focus mondiale in arrivo a Bolzano al X congresso

Ricerca in alta quota (Photo courtesy of Eurac)
Ricerca in alta quota (Photo courtesy of Eurac)

BOLZANO — I temi di attualità più importanti nel mondo dell’alpinismo e della montagna: il soccorso in alta quota, la sopravvivenza in valanga, le patologie legate all’altitudine, le nuove ricerche e i progressi della telemedicina. Si parlerà di questo e di molto altro al X World Congress on High Altitude Medicine and Physiology & Mountain Emergency Medicine, che inizierà domenica 25 maggio all’Accademia Europea di Bolzano (Eurac): i grandi esperti mondiali sviscereranno gli argomenti nelle tavole rotonde, partendo anche da fatti di cronaca recentissimi e vivissimi, come la tragedia avvenuta il 18 aprile all’Everest.

É l’Accademia Europea di Bolzano (Eurac) la sede del X World Congress on High Altitude Medicine and Physiology & Mountain Emergency Medicine, ospitato per la prima volta nelle Alpi. L’evento di importanza mondiale tratterà temi fondamentali che interessano non solo gli alpinisti professionisti e i medici che si trovano a fronteggiare le difficoltà delle emergenze in alta quota, ma anche i tecnici del soccorso alpino e i semplici appassionati della montagna.

Il congresso mondiale inizierà domenica 25 maggio con la serata di benvenuto e una conferenza introduttiva, e proseguirà fino al 31 maggio suddividendo il programma di incontri e workshop in 3 argomenti principali. Da lunedì a mercoledì spazio a Medicina e alla Fisiologia d’alta quota con convegni in cui si discuterà in particolare delle malattie e dei rischi dell’altitudine: edema, mal di montagna, ipossia, broncopneumopatia cronica ostruttiva e altre patologie respiratorie e cardiovascolari. Si parlerà di come i nuovi disturbi possano influire su malattie pregresse o si manifestino diversamente nelle varie popolazioni mondiali, ma anche delle pratiche mediche in alta quota, ai campi base per esempio: è necessaria la presenza di un medico in spedizione? Come deve operare? Quali strumenti privilegiare, quali farmaci assumere? In quest’ambito verranno esposti i risultati delle ricerche condotte al seguito delle spedizioni, per esempio all’Everest e in altre zone dell’Himalaya.

E poi si parlerà di altre malattie legate agli sport di montagna, come l’arrampicata su ghiaccio e su roccia: artrite, distorsioni, problemi alle dita, utilizzo di integratori, ecc.

La giornata di giovedì 29 sarà invece totalmente incentrata al soccorso sulle montagne del Nepal, meta sempre più frequentata anche da  trekkers e alpinisti non professionisti. Molte le conferenze riguardanti la situazione attuale e i progetti per il futuro, ma tra tutti gli appuntamenti spicca un importante dibattito sulla tragedia del 18 aprile in cui 16 persone sono morte a causa del crollo del seracco sull’Icefall all’Everest.

Di incidenti in valanga si parlerà anche il giorno successivo durante il IV Simposio internazionale sull’ipotermia. Spazio quindi alle tecniche e alle strategie di soccorso e recupero di chi è rimasto sepolto sotto la neve, così come dei metodi di soccorso preospedalieri e ospedalieri per chi è a rischio ipotermia per essere rimasto a lungo a temperature molto basse, per esempio in un crepaccio.

L’ultima giornata del congresso proseguirà il tema del soccorso e della medicina d’emergenza in montagna con convegni riguardanti le procedure di primo soccorso in ambiente montano. Si discuterà delle manovre di rianimazione ad alta quota, di come individuare e valutare i traumi, della somministrazione di medicinali e anche dell’utilizzo della telemedicina come supporto alle emergenze in alta quota.

Il Programma completo del congresso in lingua inglese

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