Arrampicata

Addio a Charlie Porter, pioniere di El Cap

Charlie Porter nel 1975 (Photo courtesy of Charlie Porter/Rock and Ice Magazine)
Charlie Porter nel 1975 (Photo courtesy of Charlie Porter/Rock and Ice Magazine)

PUNTA ARENAS, Cile — Domenica è morto in Sud America Charlie Porter. Il climber statunitense era noto per le sue prime ascese in solitaria su alcune delle più importanti vie di El Capitan, quali Zodiac e Mescalito, e per altre importanti imprese in Alaska e Canada.

Charlie Porter nacque nel 1951 in Massachusetts. Imparò a scalare mentre frequentava il liceo e non appena lo terminò, nel 1969, si trasferì nella Yosemite Valley. Negli anni seguenti affrontò moltissime vie del noto sito di arrampicata, alcune anche su ghiaccio, ma è maggiormente conosciuto per le sue “solo” su El Capitan.

La sua prima ascesa in solitaria fu su Zodiac, effettuata nel 1972, seguita da The Shield nello stesso anno. L’anno successivo toccò a Mescalito e Tangerine Trip, mentre nel 1975 affrontò Excalibur. Abbandonata la Yosemite Valley, si trasferì nei territori più a nord per nuove imprese.

Nel 1975 Porter aprì in solitaria la Asgard route, prima via di grado VII sul Monte Asgard, in Canada. L’anno successivo effettuò la prima ascesa in solitaria della cresta Cassin, sul McKinley, per poi tornare all’arrampicata in Canada con la prima ascesa sulla cascata di ghiaccio Polar Circus con Bugs McKeith.

Tra il 1979 e il 1980 il climber si trasferì definitivamente in Sud America. Qui alternò la sua grande passione per l’arrampicata ad altre discipline outdoor. Contribuì inoltre ad alcune ricerche delle varie basi scientifiche della zona, in particolare quelle che riguardavano i cambiamenti climatici.

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