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Everest: troppe discariche a cielo aperto

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KATHMANDU, Nepal – Incenerire i rifiuti, in un territorio impervio e vasto come l’Himalaya, è l’unico sistema di smaltimento efficace e possibile. Ma nella valle del Khumbu non ci sono inceneritori in grado di bruciare rifiuti in maniera eco compatibile.  E nella maggior parte dei villaggi d’alta quota l’uso comune è scavare fosse dove vengono gettati i rifiuti e bruciati a cielo aperto, comprese le bottiglie di plastica.

Avvicinandosi a Namche, lungo il sentiero si sente spesso nell’aria odore di plastica bruciata. Nel villaggio, infatti, funziona un sistema di raccolta e trasporto dei rifiuti in un inceneritore a cielo aperto dove vengono bruciate, senza tanti riguardi, tutte le bottiglie di plastica. Solo le lattine vengono separate dal resto dell’immondizia.
 
Purtroppo, in molti punti del sentiero che porta verso l’inceneritore (in direzione Thame) sono paragonabili ad una discarica a cielo aperto perchè una parte importante dei rifiuti viene buttata lungo il pendio.
 
Il Sagarmatha Pollution Control Committee (Spcc) sta cercando di imporre il divieto di usare bottiglie di vetro, per esempio per la birra, perché questo materiale non viene riciclato ma sepolto o lasciato in giro da persone poco attente all’ambiente. In tutti i lodge, però, si può ancora bere vino in bottiglie di vetro.
 
Lungo i sentieri sono stati distribuiti dei cestini per la raccolta dei rifiuti. Ma molti sono stati strappati e portati nei giardini dei lodge, altri vengono svuotati e il contenuto viene bruciato sul sentiero stesso. Solo raramente si procede al trasporto verso gli inceneritori, nei quali comunque si brucia a cielo aperto.
 
A Lukla la situazione è anche peggiore. Qui c’era un inceneritore, donato qualche tempo fa dai giapponesi impegnati nelle annuali “Clean Up Expedition”. Il suo funzionamento prevedeva un rudimentale sistema di riciclo dei fumi alimentato a pannelli solari. Ma le batterie sono esplose e ora viene utilizzato tenendo aperto il portellone e usando spruzzi di cherosene per tenere la temperatura a un livello sufficiente. Durante la stagione umida è impossibile utilizzarlo.
 
In ogni caso, nell’inceneritore vengono bruciati meno della metà dei rifiuti di carta e plastica prodotti a Lukla. Il resto è distribuito in una serie di fosse, dove a volte vengono gettate anche bottiglie di vetro, lattine e batterie. Non risulta che alcun genere di rifiuto venga caricato sugli aerei per Kathmandu.
 
Molte persone che abitano qui non hanno ancora sviluppato (comprensibilmente date le loro condizioni socio economiche) sensibilità ecologica. Soprattutto i proprietari dei lodge, spesso si arrangiano a seppellire i rifiuti dove capita. Il risultato? Tutta la fascia a monte del paese, per quasi un chilometro, è una discarica, in parte a cielo aperto, in parte sepolta.
 
Maurizio Gallo

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