AlpinismoAlta quotaPareti

Invernale al Broad Peak: fallito il tentativo di vetta, i polacchi tornano indietro

Invernale al Broad Peak - il punto di ritiro di Adam Belecki e Artur Malek a 7820 metri (Photo http://polskihimalaizmzimowy.pl)
Invernale al Broad Peak – il punto di ritiro di Adam Belecki e Artur Malek a 7820 metri (Photo http://polskihimalaizmzimowy.pl)

UPDATED – SKARDU, Pakistan — Sono tutti in discesa verso il campo base gli alpinisti polacchi impegnati nell’attacco di vetta al Broad Peak, dove hanno tentato di compiere la prima storica salita invernale dell’ottomila pakistano. Adam Belecki e Artur Małek hanno raggiunto ieri quota 7820 metri, ma poi sono tornati indietro fermati dai crepacci che li separavano dalla cima, distante ormai solo 200 metri. Maciej Berbeka e Tomasz Kowalski invece, hanno trascorso la notte scorsa a 7400 metri con l’intento di tentare oggi la scalata in vetta. In base all’ultimo aggiornamento però forti venti li avrebbero convinti a rinunciare.

Il Broad Peak, insieme a K2 e Nanga Parbat, è uno degli ottomila della terra mai saliti nella stagione invernale. Il team polacco ha tentato questa mattina di raggiungere la vetta: secondo quanto riferisce il capospedizione Krzysztof Wielicki dalla pagina di Facebook, attualmente tutti gli alpinisti sarebbero in fase di discesa verso il campo base.

Ieri Adam Belecki e Artur Małek hanno raggiunto i 7820 metri di altitudine, distanti circa 200 metri dalla cima alta 8047 metri: sarebbero stati i crepacci a scoraggiarli dal proseguire l’ultimo tratto di salita. I due alpinisti pertanto, avrebbero fatto dietrofront fino a campo 3, 7000 metri di quota, dove avrebbero trascorso la notte appena passata. Nel frattempo altri due compagni di spedizione raggiungevano quota 7400 metri: erano Maciej Berbeka e Tomasz Kowalski. Proprio loro hanno compiuto questa mattina un altro tentativo di salita, partendo dalla loro tenda alle ore 5 ma decidendo 5 ore più tardi di tornare indietro, a causa dei venti troppo forti.

Al campo base del Broad Peak li attendeno Amin Ullah e Shaheen Baig, ridiscesi il 16 febbraio, oltre naturalmente al capo spedizione Krzysztof Wielicki, autore in passato delle prime invernali al Kangchenjunga, al Lhotse e all’Everest, quest’ultima conquistata il 17 febbraio del 1980. Secondo quanto scrive lo stesso Wielicki sulla pagina facebook della spedizione, il team non ha intenzione di gettare la spugna e proverà a risalire alla prossima finestra di bel tempo.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close