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Valsavaranche, a giugno torna l'Alpine Summer School su cambiamenti climatici e montagne

Valsavaranche (Photo courtesy to.isac.cnr.it)
Valsavaranche (Photo courtesy to.isac.cnr.it)

VALSAVARENCHE, Aosta — Cambiamento climatico e ambiente montano. E’ questo il tema d’approfondimento della XXI edizione dell’Alpine Summer School, che nel mese di giugno terrà a Valsavarenche, nel cuore del Parco del Gran Paradiso, l’annuale appuntamento italo-francese per dottorandi e titolari di dottorato di ricerca sui “Processi fondamentali della dinamica dei fluidi geofisici e del sistema climatico”.

L’Alpine Summer School 2013 si terrà a Valsavarenche dal 18 al 28 giugno. L’evento, organizzato ogni anno l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima – Isac Cnr di Torino – insieme al Laboratoire de Météorologie Dynamique, École Normale Supérieure di Parigi, è diretto da Antonello Provenzale del CNR-ISAC, Elisa Vuillermoz del Comitato EvK2CNR e Isabella Zin della LTHE, Grenoble.

L’approfondimento di quest’anno sarà dedicato agli ecosistemi montani come “sentinelle del cambiamento climatico”, un tema che incontra le indicazioni prodotte dal summit di Rio+20, la conferenza sullo sviluppo sostenibile promossa dalle Nazioni Unite nel giugno 2012 a Rio de Janeiro. “Le regioni montane sono essenziali per lo sviluppo sostenibile globale – si legge nel rapporto finale del summit -, ma sono particolarmente vulnerabili al cambiamento climatico e ai disastri naturali. E’ necessario sviluppare strategie di adattamento per lo sviluppo sostenibile di queste zone e migliorare la qualità della vita delle popolazioni che vivono in montagna”.

Attraverso gli incontri con ricercatori ed esperti di questi temi, si cercherà di fare il punto sulla situazione globale degli ecosistemi montani, riflettendo su passato, presente e futuro. La scuola si focalizzerà in particolare la circolazione atmosferica e la qualità dell’aria nelle zone di alta quota, sui cambiamenti del ciclo idrologico nelle regioni di montagna, quindi neve e ghiacciai, sulla biodiversità, la ricostruzione storica e l’analisi dei sedimenti, lo sviluppo di modelli climatici specifici per queste regioni.

Le iscrizioni sono aperte fino al 12 maggio. La segreteria scientifica è di Elisa Palazzi, dell’ISAC-CNR, mentre il coordinamento scientifico del corso, organizzato col supporto del Comune di Valsavarenche, è di Jost von Hardenberg dell’ISAC-CNR di Torino, Joel Sommeria, del LEGI/CORIOLIS di Grenoble.

Tra i relatori di lezioni e seminari ci saranno Carlo Barbante (U. Venezia, Italy), Martin Beniston (U. Geneve, Switzerland), Bodo Bookhagen (UC Santa Barbara, CA, USA), Vincent Favier (LGGE, Grenoble, France), Klaus Fraedrich (U. Hamburg, Germany), Marino Gatto (Politecnico di Milano, Italy), Dieter Kranzlmüller (U. Munich, Germany), Sandra Lavorel (LECA Grenoble, France), Vincenzo Levizzani (CNR-ISAC, Bologna, Italy), Valter Maggi (U. Milano Bicocca, Italy), Angela Marinoni (CNR-ISAC, Bologna, Italy), Samuel Morin (Météo France, France), Roy Rasmussen (NCAR, Boulder, USA), Guoxiong Wu (IAP, Beijing, China), Isabella Zin (LTHE, U. Grenoble/Grenoble INP, France), Giovanni Amori (CNR-ISE, Roma, Italy), Elisa Palazzi (CNR-ISAC, Torino, Italy), Antonio Parodi (CIMA Foundation, Savona, Italy), Antonello Provenzale (CNR-ISAC, Torino, Italy), Graziano Rossi (U. Pavia, Italy), Ramona Viterbi (Parco Nazionale Gran Paradiso, Italy), Elisa Vuillermoz (Ev-K2-CNR, Bergamo, Italy).

 

Info e iscrizioni: www.to.isac.cnr.it/aosta

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