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Un rifugio lappone nel cuore della Valtellina

Sunny Valley Kelo Resort (Photo sunnyvalleyresort.it)
Sunny Valley Kelo Resort (Photo sunnyvalleyresort.it)

SANTA CATERINA VALFURVA, Sondrio — Il rifugio Sunny Valley si trova nella soleggiata Valle dell’Alpe, sotto le magnifiche cime del monte Sobretta, a ben 2.775 metri sul livello del mare, al centro della catena montuosa dell’Ortles-Cevedale e dell’Adamello, e delle loro estese coltri glaciali.

Perfettamente parallela al ciclo solare est-ovest, la valle offre la migliore angolazione per ammirare le fantastiche creste del Pizzo Tresero (3.594 mt) e del Corno dei Tre Signori (3.360 mt) ed in lontananza il Gran Zebrù (3.857 mt).

Interamente costruito in roccia locale e in un legno di origine lappone, chiamato kelo, il rifugio Sunney Valley rappresenta, per le sue qualità architettoniche, un esempio unico in tutte le Alpi, non solo in Italia.

La costruzione ha visto all’opera, accanto alle maestranze del luogo, un gruppo di operai specializzati provenienti dalla Finlandia, veri e propri artisti nella lavorazione del legno, capaci di dare forma a un progetto con il solo ausilio di un compasso e di una semplice motosega.

Il kelo è un tipo di legno molto caldo e resiste, perfetto per le alte temperatura che in Lapponia raggiungono anche i meno cinquanta gradi centigradi. Secca in piedi nella foresta e viene tagliato soltanto dopo che ha concluso il suo ciclo vitale, che dura circa duecento anni: questo significa che nessun albero è stato tagliato per soddisfare le esigenze dell’industria turistica!

Costruzione SunnyValley (Photo sunnyvalleyresort.it)
Costruzione SunnyValley (Photo sunnyvalleyresort.it)

Il kelo nasce in una regione che si trova all’interno del circolo polare artico, a 300 km a est di Rovaniemi, la capitale della Lapponia, la provincia più settentrionale della Finlandia. Come conseguenza del suo lungo ciclo vitale, il legno presenta una superficie ossidata di circa due centimetri e una parte interna inalterata, molto calda. Ha un ritiro naturale nel corso del tempo e per questo sono stati utilizzati giunti particolari.

Per sigillarli si è fatto ricorso a una fibra naturale, composta di roccia e di legno, che traspira e non si deteriora negli anni. Insomma, un lavoro spettacolare, realizzato da autentici maestri della tradizione artigiana.

 

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