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Monte Bianco, è stato il crollo di un seracco: coinvolti 28 alpinisti, 9 morti

Mont Maudit (Photo Eltouristo)
Mont Maudit (Photo Eltouristo)

UPDATED — CHAMONIX, Francia — E’ stato il crollo di un grande seracco a causare la tragedia di questa mattina sul versante francese del Monte Maudit, nel massiccio del Monte Bianco. Gli uomini del Gendarmeria francese, aiutati dai colleghi valdostani, hanno lavorato ai soccorsi dalle 5.30 del mattino al tardo pomeriggio. Lo spaventoso bilancio conta 9 vittime, 14 feriti, mentre pare che non ci siano più dispersi.

L’allarme è scattato alle 5.25 del mattino, ed è stato dato da uno dei feriti. Secondo quanto riferisce il Peloton de Gendarmerie de Haute-Montagne di Chamonix, la valanga sarebbe scesa a 4.345 metri di altitudine questa mattina all’alba sul Monte Maudit, dove passa una delle vie normali che salgono in vetta al massiccio, la “voie des trois monts” (Mont Maudit, Mont Blanc du Tacul, Monte Bianco). Pare che gli alpinisti coinvolti fossero partiti tutti dal rifugio Cosmiques intorno alle 3 del mattino.

Alle operazioni di soccorso ha preso parte un grande dispiegamento di uomini, tra cui i tecnici del Soccorso alpino valdostano. Le ricerche, secondo quanto riferisce la stampa francese, si sono interrotte nel tardo pomeriggio fermando il bilancio della tragedia a 9 morti – due spagnoli, tre tedeschi, tre inglesi e uno svizzero – e 14 feriti di cui alcuni gravi. Sarebbero invece stati rintracciati i 4 alpinisti che mancavano all’appello, si trovavano tutti altrove. Sul Col de Maudit si trovavano questa mattina all’alba 28 persone.

“Le condizioni meteorologiche erano buone – spiega il presidente delle Guide Alpine Valdostane Guido Azzalea, che abbiamo raggiunto telefonicamente -, e d’altra parte è ben difficile che un seracco si stacchi alle 4.30 del mattino. Se fosse successo di pomeriggio col caldo sarebbe stato diverso, ma a quell’ora è proprio un evento imprevedibile. Il seracco crollato si trovava nel tratto per arrivare al Col Maudit: per la via normale del Bianco infatti, si evita la vetta del Maudit, si passa a destra su un piccolo colle. Nei giorni scorsi abbiamo avuto forte vento, ma la fatalità che ha causato tutto, è stato il crollo del seracco”.

La Farnesina già nelle prime ore di questa mattina aveva verificato l’eventuale presenza di italiani tra le persone coinvolte nella valanga, che a detta della Prefettura francese sarebbe la più grande tragedia di questo tipo degli ultimi anni.

“Stamattina la Gendarmeria mi ha comunicato che non ci dovrebbero essere alpinisti italiani coinvolti – ha continuato infatti Azzalea -, ma ovviamente ancora non ci sono dati certi. In questo momento so che il Soccorso Alpino valdostano sta lavorando con i colleghi francesi, mentre questa mattina alcune nostre guide hanno dato una mano ai soccorsi perché si trovavano nella zona”.

La tragedia si è svolta a quanto pare con la stessa dinamica di quella del 2008 sul vicino Mont du Tacul. Quell’anno sulla montagna si trovavano 40 alpinisti, 8 dei quali morirono.

 

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4 Commenti

  1. Per quanto era a mia conoscenza, i crolli di seracchi dipendono dall’evoluzione del ghiacciao ed il momento del crollo e’ solo in minima parte determinato dalla temperatura istantanea. Per fortuna non sono frequenti, ma spesso disastrosi. O i cambiamenti climatici hanno cambiato anche questo aspetto dei rischi in montagna? AT

  2. A noi che restiamo il compito di ricordare questa grande tragedia, che ancora una volta il destino, l’imponderabile li ha portati via. “SIAMO NATI UN GIORNO MORIREMO IN MEZZO C’E’ LA VITA”
    Condoglianze alle famiglie dei ns, compagni di cordata.
    Ringraziamo il Soccorso Alpino per il lavoro che ogni volta devono svolgere rischiando.

    MARINELLA

    1. Penso che chiunque ami la montagna si unisca al tuo messaggio, Marinella. Certe tragedie non hanno nulla a che fare con “sfide”: capitano quando capitano, e capisco lo stato d’animo di chi e’ stato vicino ed e’ stato risparmiato. Onore a tutti gli scomparsi, ed ancora una volta a chi si e’ prodigato per loro ed i superstiti. AT

  3. Pur non essendo un esperto, credo anch’io che le temperature non sia all’origine diretta del crollo dei seracchi, ma solo ed esclusivamente i movimenti e le tensioni del ghiacciaio.
    Può essere che il trend climatico (innalzamento pluriennale delle temperature medie) aumenti la velocità di discesa del ghiacciaio e quindi delle tensioni ….. ma i seracchi crollano anche in antartide in alaska da sempre …. anche quando le temperature medie erano più basse.

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