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Valanga sul K2, travolti due alpinisti: interviene il Concordia rescue team

Avalanche (Photo courtesy worldalldetails.com)
Avalanche (Photo courtesy worldalldetails.com)

ISLAMABAD, Pakistan — Si è staccata fra campo 1 e campo 2 la valanga che questa mattina ha travolto un alpinista tedesco e il suo portatore d’alta quota sulle pendici del K2, 8.611 metri, la seconda montagna più alta della Terra. La neve ha trascinato i due per oltre 100 metri: il tedesco se la sarebbe cavata con qualche contusione, mentre sembrano preoccupanti le condizioni del portatore d’alta quota, ferito gravemente alla testa.

La cordata, già in azione sulla montagna che di solito vede le spedizioni entrare nel vivo della scalata solo fra luglio e agosto, è stata travolta mentre scendeva da campo 1. L’alpinista tedesco è stato trascinato per un centinaio di metri, mentre il pakistano per ben 500 metri. Sul posto sono già intervenuti gli uomini del Concordia Rescue Team, che stanno portando i due feriti al campo base.

Le notizie sono state riferite da Maurizio Gallo, responsabile tecnico del progetto Seed del Comitato EvK2Cnr in Pakistan, che da anni coordina le attività di pulizia del ghiacciaio del Baltoro e che proprio in queste settimane ha avviato il primo servizio di soccorso d’alta quota in Karakorum, con base al Circo Concordia.

“Il nostro funzionario locale, Nadeem Nazar, ha ricevuto informazioni direttamente dal Concordia Rescue Team che stava entrando in azione – spiega Gallo -. Si è trattato di una valanga abbastanza importante, scesa da sopra campo 1 fino al campo base avanzato. Nell’incidente è rimasto gravemente ferito Amin, portatore d’alta quota di Shimshal piuttosto famoso in Pakistan. Ha una brutta ferita alla testa. I nostri uomini lo hanno recuperato e stanno portando lui e il suo compagno al campo base, dove è stato richiesto l’intervento dell’elicottero”.

Il “Concordia rescue team”, promosso dal progetto Seed, è un servizio che comprende sia attività di soccorso in caso di incidenti sul ghiacciaio, sia la messa in sicurezza dei percorsi, sia l’assistenza medico sanitaria per turisti e portatori. Il personale tecnico e paramedico è pakistano ed ha ricevuto una specifica formazione presso l’ospedale di Skardu.

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