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Bolivia, inaugurata stazione atmosferica di Chacaltaya

Chacaltaya 1
Chacaltaya 1

LA PAZ, Bolivia — Controllare l’atmosfera e gli inquinanti in circolazione ad oltre 5200 metri di quota. Questo l’obiettivo della stazione del monte Chacaltaya, nella Cordillera Real sulle Ande boliviane, inaugurata lo scorso 3 aprile dal Laboratorio di Fisica dell’Atmosfera del Univeridad Mayor de San Andrés (UMSA). Fra i team internazionali che hanno collaborato alla sua realizzazione, tra cui figurano anche il Comitato EvK2Cnr e l’Isac Cnr.

La stazione fa parte del Global Atmosphere Watch (GAW), un programma istituito dal WMO (World Meteorological Organization) per il monitoraggio della composizione dell’atmosfera terrestre. E’ il risultato di un progetto di cinque anni coordinato dai francesi e condotto in collaborazione con laboratori in Germania, Italia, Svezia, Svizzera e Stati Uniti.

La stazione, situata presso il laboratorio Chacaltaya, noto per per la ricerca astrofisica e sui raggi cosmici, è operativa già dal mese di dicembre ed è stata inaugurata ufficialmente il 3 aprile, alla presenza di 50 persone e diverse troupe televisive. Hanno partecipato Paolo Laj, ricercatore del Comitato EvK2Cnr e del LGGE Cnrs Université de Grenoble e Paolo Cristofanelli dell’Isac Cnr.

L’osservatorio ha riscosso particolare successo perchè è l’unico installato ad una simile altitudine in un’area tropicale. La stazione rileverà gli aerosol, l’ozono e le particelle inquinanti di origine locale e regionale presenti nell’atmosfera, allo scopo di studiare la contaminazione proveniente dalla capitale La Paz, da El Alto e in generale nelle Ande tropicali, un’area fino ad oggi trascurata dal monitoraggio climatico. EvK2Cnr, nell’ambito del progetto Share, ha seguito in particolare tutto ciò che riguarda le misure di ozono superficiale, in collaborazione con l’ISAC-CNR.

Costruito sull’altopiano delle Ande boliviane, il monte Chacaltaya è circondato da vette oltre i 5.000 metri, tra cui figurano l’Illimani (6462 m) il Mururata (5775 m), il Condoriri (5696 m) e lo splendido Huayna Potosi (6088 m). E’ tristemente noto alle cronache per la recente scomparsa del ghiacciaio che ne ricopriva la cima.

Il laboratorio venne fondato nel settembre del 1942 da Ismael Escobar. Dapprima venne utilizzato come stazione meteorologica, successivamente fu costruita una strada per accedere alla stazione sciistica inaugurata nel 1940 dal Club Andino Boliviano.
Il nome di Chacaltaya diventò famoso tra i fisici dei raggi cosmici grazie alla scoperta, nel 1947, di un’importante particella subatomica, il pione, e la sua disintegrazione. I protagonisti di questo evento furono i fisici Cesare Lattes, Giuseppe Occhialini e Cecil Powell, che permise a Powell e Yukawa di vincere il Premio Nobel.

Il Global Atmosphere Watch (GAW) coinvolge circa ottanta paesi con lo scopo di fornire dati sulla composizione chimica e sulle caratteristiche fisiche dell’atmosfera, studiandone i cambiamenti naturali e antropici al fine di migliorare la comprensione delle interazioni con oceani e biosfera e della crescente influenza delle attività umane sul clima globale. È anche sui dati forniti da questa rete che si basano i rapporti dell’IPCC-Intergovernmental Panel on Climate Change, che riassumono le conoscenze più aggiornate circa lo stato dell’atmosfera e dei processi climatici planetari. GAW può contare su oltre 600 stazioni regionali ed, ora, 34 ‘globali’, di primaria importanza per valutare i cambiamenti su medio-lungo periodo dell’atmosfera terrestre. Tra di esse ci sono anche il Laboratorio Piramide dell’Everest con il Nepal Climate Observatory – Pyramid (gestito da EvK2Cnr) e la stazione di ricerca scientifica “Ottavio Vittori” al Monte Cimone dell’Isac-Cnr.

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