AlpinismoAlta quota

Brumotti, la beffa dell’Everest: tornato in Italia mi volevano ridare i permessi

Brumotti al Monte Cevedale (Photo Juri Baruffaldi)
Brumotti al Monte Cevedale (Photo Juri Baruffaldi)

BERGAMO — Oltre al danno la beffa. Secondo quanto dichiarato da Vittorio Brumotti in un’intervista a Sky Sport, a pochi giorni dal rientro da Kathmandu il governo nepalese gli avrebbe ridato i permessi di salita alla vetta che gli aveva revocato a seguito dello scandalo degli orologi realizzati con le pietre dell’Everest. “Al mio ritorno mi hanno avvisato che se non avessi avuto fretta avrebbero potuto trattare e mi avrebbero dato l’autorizzazione – avrebbe detto il biker -. L’hanno fatto per salvarsi la faccia. E mi hanno illuso doppiamente”.

Sempre più intricata e sempre più misteriosa la vicenda di Brumotti all’Everest. Appena due giorni dopo il suo arrivo a Kathmandu gli erano stati revocati i permessi di salita in cima: l’evento, comunicato attraverso un nota stampa ufficiale e confermato da alcune fonti nepalesi, era sembrato strano fin da subito. La spedizione del biker è quindi saltata, dal momento che Brumotti ha rifiutato il compromesso offertogli dal governo nepalese di arrivare a 7900 metri di quota, e ha preferito rinunciare e tornare indietro.

Oggi, a distanza di una decina di giorni dal rientro, ha fatto sapere in un’intervista rilasciata in esclusiva a Sky Sport che una volta in Italia le carte in tavola sono nuovamente cambiate. Dopo un paio di giorni infatti, e dopo aver interessato anche la Farnesina, gli sarebbe stato comunicato che se avesse voluto tornare gli sarebbe stato concessa l’autorizzazione a salire in cima. Un cambio di rotta che però Brumotti non è stato disposto ad accettare, preferendo chiudere la faccenda Everest, o almeno rimandarla al futuro.

“Fra tutto avremo sprecato tra me e la produzione del film più di 200mila euro – avrebbe detto Brumotti -. Non c’era un modo per recuperarli, ho pagato i permessi per scalare la montagna. Si poteva recuperare qualcosa, ma preferisco metterci una pietra sopra così. I soldi che ho lasciato laggiù fanno bene ad una Nazione del terzo mondo ed è l’unica ragione che mi sono dato. Il Nepal è una terra fantastica che ha bisogno e i miei soldi serviranno”.

More info: http://sport.sky.it

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22 Commenti

  1. Brumotti…? Si vede che non è mai stato in Asia…. 🙂
    La pazienza è una grande dote, o forse non era più sicuro di realizzare il suo obiettivo….

  2. QUESTI NUMERI DA CIRCO che naturalmente non sarebbe mai riuscito a portare a termine,li faccia al circo o al grande fratello o all’ isola dei faziosi,non svilendo le magie dell’ everest.

  3. Come può il Signor Brumotti permettersi di chiamare il Nepal un Paese del Terzo Mondo? Questo è simbolo di stupido orgoglio di chi si ritiene superiore agli altri fino a schiaffeggiare la montagna sacra con quattro ferri che lo fanno sentire uomo da Primo Mondo…

  4. brumotti……piano piano ci arrivi…..tutto il mondo legato a quelle montagne non voleva un ennesimo circo e il tuo era di pessimo gusto

  5. che mediocrita’ questa telenovela!
    sono convinti sul serio che siamo un popolo di “broccoli” che crediamo a tutte queste favole mal pensate ed ancor peggio narrate……………
    ITALIANI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  6. Hai proprio ragione Davide. Leggendo l’articolo ho pensato esattamente la stessa cosa! Se pensi di andare in Asia e dirigere tutto secondo i tuoi tempi e le tue scadenze … non hai capito nulla.
    Forse non sapremo mai come sono andate realmente le cose …

  7. Sto organizzando una spedizione sull’Everest per scendere dalla cima con lo skate, dopo esserci arrivato a piedi nudi…oltre a essere un’impresa da record, posso regalare l’e Nike, che tolgo al campo base, a uno sherpa e lo skate – con stampato un graffito dei metallica – a suo figlio…

  8. forse Brumotti non sa che è da noi forse il terzo mondo,impari ad avere rispetto per le altre popolazioni,chieda a se stesso perchè non gli hanno concesso il nulla osta per la salita.

  9. Tutti pensate che Brumotti sia un buffone o uno sbruffone o uno da circo, allora perchè Simone Moro era con lui?

    1. Hai ragione Letizia. Infatti credo che molti che, come me, ammiravano e ammirano Simone Moro come uomo e come alpinista siano rimasti piuttosto esterrefatti dalla sua scelta di “aggregarsi” alla carovana di Brumotti. Non è un caso che ci siano state tante critiche su questo e su moltissimi altri siti, giornali, riviste specializzate etc. etc.

      1. A me Brumotti piace molto, divertente, e si Simone Moro fa il suo lavoro, naturalmente guadagna soldi, ma penso anche che creda nel sogno di Brumotti se lo sostiene

  10. Con tutto il rispetto per Brumotti non penso che l’Everest sentirà la mancanza della sua “impresa”: è li da prima di noi e ci sarà dopo (e nemmeno la storia dell’alpinismo).
    Quello che mi stupisce di più, dal punto di vista “etico”, è Simone Moro: un alpinista del suo livello e con la sua storia che si presta a <>.
    Ma forse, in fondo in fondo gli affari sono affari…

  11. Cara Letizia, anche Simone Moro a bisogno di pubblicità per la sua nuova agenzia di viaggi in quel di Bergamo.

  12. anch’io sono un biker (ma molto amatoriale e fifone) eppure a volte mi sorprendo a fare percorsi che ritenevo impossibili per me !
    ‘essere umano ha nel dna la sfida , anche solo con le proprie paure.
    Vittorio probabilmente ha sempre sognato l’Everest ed ha pensato di farlo con la sua amata bici ….

  13. Ripeto…il governo nepale gli ha risparmiato un gran figura di m…a!
    Mi sa che questo non ha ben chiaro cosa sta facendo…

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