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Salvaterra sul Torre: prima di schiodare dovevano chiedere a Maestri

Ermanno Salvaterra (Photo courtesy www.ermannosalvaterra.it)
Ermanno Salvaterra (Photo courtesy www.ermannosalvaterra.it)

MADONNA DI CAMPIGLIO, Trento – “Io sarei anche stato d’accordo sul togliere i chiodi della Via del compressore, ma prima avrei voluto parlare con Maestri, che del resto aveva schiodato solo un pezzetto della via scendendo, ma avrebbe voluto schiodarla tutta. Non si possono toccare le opere degli altri”. Questo in definitiva, il parere di Ermanno Salvaterra sull’azione compiuta da Jason Kruk e Hayden Kennedy sulla via di Maestri. L’alpinista trentino, grandissimo esperto del Torre e protagonista della lunga disputa sulla salita del ’59 dello stesso Maestri, non ha dubbi nel condannare il comportamento dei due giovani climber. Questa la sua intervista.

Cosa pensi della schiodatura della Via del compressore al Torre?
Io sarei anche stato d’accordo, ma prima avrei voluto parlare con Maestri. Non so se avrei chiesto “il permesso” o se gli avrei detto semplicemente che volevo fare quello anche lui voleva fare nel 1970. Perché Maestri aveva schiodato solo un pezzetto della via scendendo, ma avrebbe voluto schiodarla tutta. Proprio perché lui aveva detto: ‘io sono salito, ora vi tolgo i chiodi e vediamo come andate su voi altri’. Lo dice lui stesso nel suo libro “Duemila metri della nostra vita. Le due facce del Cerro Torre” [vedi lo stralcio tratto dal libro di Maestri in calce, inviatoci dallo stesso Salvaterra], non aveva potuto schiodare tutto perché c’era brutto tempo ed era meglio scendere. Quindi io prima di fare una cosa del genere avrei chiesto. L’opera di qualcuno, che sia bella o brutta, che sia un quadro o una via, va rispettata. Un alpinista apre una linea per come la vede, che venga giudicata dagli altri in bene o in male è un altro discorso. Però non si possono toccare le opere degli altri. La stessa cosa era già successa, quando qualcuno è andato a mettere degli spit su certi passaggi di certe vie giustificandosi che così era più sicura per salirla in libera.

Pensi che si esista una storia dell’alpinismo, e quindi che esistano delle vie storiche da salvare e conservare, anche come monito per il futuro?
La storia dell’alpinismo esiste senz’altro. Di tutte le salite e le vie alpinistiche sono storiche quelle che hanno una certa importanza. Questa salita di Maestri è stata molto importante, anche se molto facilitata e molto criticata, già ai tempi dall’ambiente anglosassone. Non è mai stata accettata la cosa.

El Chalten hanno sequestrato i chiodi del Cerro Torre, cosa ne pensi?
Secondo me è una cosa ridicola. Se succedesse qua qualcosa del genere, non so, se qualcuno andasse a spittare la Via del Pesce in Marmolada  rovinando un’opera d’arte, sarebbero da condannare gli autori, il mondo degli alpinisti “condannerebbe” gli autori di tale atto, ma sicuramente la polizia non avrebbe niente a che fare con quella cosa. Diverso è se succede un incidente, muore o si ferisce qualcuno, allora in quel caso sì la polizia deve chiedere spiegazioni.

Secondo te perché Kruk e Kennedy sono i stati dichiarati non gratos a El Chalten?
Perché esistono due fazioni, una che parteggia dalla parte di Rolo Garibotti, e quindi di Kruk e di Kennedy, e una che invece è contro di loro. E questi si sono arrabbiati.

Sarebbero andate diversamente le cose se non avessero preso l’iniziativa e ne avessero prima parlato con i residenti di El Chalten?
Non penso sarebbe cambiato qualcosa perché pochi anni fa altri alpinisti avevano detto di voler schiodare la via, ed era finita a botte con altri americani, non di El Chalten. Uno di loro era anche finito in ospedale. Dopo quell’episodio si era tenuta la prima assemblea nel 2007 dove era stata messa ai voti. Ma comunque la discussione c’era e rimaneva.

 

 

Dal libro di Cesare Maestri, “Duemila metri della nostra vita”:

(…)”Mentre ci prepariamo a scendere nasce in me un diabolico piano: schioderò tutta la parete. La lascerò pulita come l’abbiamo trovata. Spezzerò i chiodi in modo che chi ritenterà l’impresa non abbia nemmeno la possibilità di usufruire dei fori fatti da noi. Mi rendo conto che questa idea è una carognata irrazionale e rischiosa, ma, date tutte le polemiche, sono fermamente deciso a portarla a termine.

Alle sedici Carlo abbandona per primo la vetta, poi è la volta di Ezio, poi scendo io. Il tempo continua a peggiorare. Mentre scendo io, Carlo ha già preparato la prossima corda doppia. Lasceremo il motore nel punto dove la parete finisce contro la calotta ghiacciata. La neve non lo deve ricoprire, deve rimanere ben visibile anche dal basso.

Scendendo spezzo una ventina di chiodi poi, arrivato al motore, lo rendo inservibile danneggiando alcune parti vitali. Gettiamo nel vuoto tutto quello che potrebbe servire ad altri: chiodi, moschettoni, corde, la corda metallica dell’argano. Lasciamo solo il compressore pulito, pulito.” (…)

 

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7 Commenti

  1. la storia del cerro torre l’hanno fatta Bonatti,Maestri,Casimiro Ferrari,Ermanno Salvaterra…dei duei americani non ne sentiremo mai parlare o ricordarci

  2. Però quel modo di salire ha ferito una certa idea di alpinismo, quella cara a Walter Bonatti. Concordo con Salvaterra circa la correttezza di ragionare e condividere un gesto rilevante come schiodare quella via, ma devo dire che in fondo sono contento che la via sia stata schiodata.
    Ciao

    Pietro

  3. mai saputo che Bonatti ha fatto la storia del Torre. La prima volta nel ’58 con Mauri hanno abbandonato per motivi vari, e nel ’59 hanno rinunciato quando han saputo che c’era unì’altra cordata italiana… Che storia ha fatto dunque? L’ho già detto e lo ripeto: togliamo tutto anche dal cervino e dal Dente del Gigante. Stessa logica: un luogo per turisti…. Piccoli snob, mossi da un istinto da Inquisizione spagnola…

  4. Come dire che il buon Oetzli ha fatto la storia del Similaun… O Sir George Everest, quella della montagnetta omonima… Esploravano! :-)))

  5. Ermanno le cose altrui si lasciano stare, che ti piacciano o no. Ti prego non dare agio a questa storia e cerca di condannarla anche se non ti fa piacere, sei salita anche tu su quei chiodi.
    un abbraccio Furly

  6. Sono d’accordo con lei sig:Furlani,sarei contento per la stima che ho per Salvaterra che condannasse la discesa degli americani dal Torre con l’asportazione dei chiodi

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