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Temporali e grandine, atteso nuovo forte maltempo al Nord

Temporali (Photo courtesy Infoinsubria.com)
Temporali (Photo courtesy Infoinsubria.com)

BERGAMO — Nubifragi, vento, grandine e freddo. Domenica una nuova ondata di maltempo è attesa sulle regioni settentrionali. Tutto farà seguito all’approfondimento di una ruota depressionaria sul Regno Unito e a cui si associa una intensa perturbazione atlantica in rinforzo sul comparto occidentale del Vecchio Continente. Dopo le prime avvisaglie prefrontali con acquazzoni sparsi sui rilievi, ci aspettiamo un sensibile peggioramento del tempo a partire da domenica al Nord con piogge e temporali anche forti, in spostamento da da ovest verso est.

Possibili i nubifragi. Saranno sopratutto i settori alpini e prealpini quelli sottoposti a fenomeni di forte intensità, anche violenti. Nello specifico Biellese, Verbano, Novarese, Chivassese nonché le province di Varese, Como, Monza, Bergamo e  Brescia sono in pole position per veri e propri nubifragi. Sono da tenere in considerazione grandine intensa e raffiche di vento.

I fenomeni, pur in maniera attenuata,  riguarderanno anche in serata la Valpadana centro occidentale, l’Emilia, le alte pianure veneto friulane, la Liguria di Levante ed in nottata anche la Toscana settentrionale. Rimarrà all’asciutto invece l’alto Adriatico.

La perturbazione sarà poi seguita da una massa d’aria relativamente fredda che, traboccando dalle Alpi, porterà un sensibile abbassamento termico, soprattutto in montagna. Lunedì la perturbazione scivolerà verso Sud est col maltempo a riguardare il Triveneto e le regioni centrali mentre schiarite anche ampie inizieranno a farsi largo al Nord ovest.

La seconda metà di luglio comincerà quindi con un clima più vivace e certamente più fresco, almeno sulle regioni centro-settentrionali. Il tempo in particolare risulterà piuttosto instabile sull’arco alpino e prealpino, ove saranno numerose le occasioni per acquazzoni e manifestazioni temporalesche. I fenomeni potranno spingersi fin verso le medio-alte pianure padane.

Tra lunedì e martedì inoltre, una perturbazione atlantica apporterà rovesci e temporali in marcia da Ovest verso Est su gran parte del Centro-Nord. L’alta pressione risulterà invece più temeraria sulle regioni meridionali, ove il tempo risulterà più stabile e soleggiato.

Le grandi manovre della circolazione generale dell’atmosfera sembrano propense per l’apertura di una fase piuttosto dinamica e tutto sommato fresca su gran parte dello Stivale,  contrassegnata da quei contrasti termici che di norma dovrebbero caratterizzare le stagioni di transizione.  E’ facile infatti assistere ad un’alternanza tra violenti temporali e ondate di calore africano. Del resto con la mancanza degli anticicloni che non mettono radici forti, la situazione meteo è poi tutt’altro che votata al bel tempo tipicamente estivo e duraturo. Forse questo sarà vero per le estreme regioni meridionali, maggiormente influenzate dalla fascia anticiclonica sub tropicale. Le altre zone d’Italia risentiranno nei prossimi giorni di un via vai di sistemi nuvolosi, pilotati da un’ampia circolazione depressionaria che ingloba gran parte dell’Europa centro settentrionale.

Dopo il passaggio tra domenica e mercoledi di due intensi sistemi nuvolosi, ci attende una relativa tregua a metà della prossima settimana. Questo grazie ad un fisiologico aumento della pressione da Sud. Tuttavia, la ruota vorticosa che avrà spostato il suo baricentro dalla Gran Bretagna alla Francia tornerà  ad influenzare il tempo sulla Penisola tra il 23 e il 24 Luglio.  Il tempo in tal frangente potrà peggiorare sensibilmente al Nord con piogge e temporali in parziale estensione anche alle regioni del centro Italia. Sole e caldo moderato resisteranno soltanto sull’estremo Sud. Sul finire del mese la spallata dell’anticiclone delle Azzorre sposterà tutta l’onda perturbata verso levante e l’Italia sarà sotto l’inlfuenza di correnti da Nord con un tempo tutto sommato discreto e con caldo nella norma. Solo sui rilievi potrebbe esserci qualche acquazzone.

 

 

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Un commento

  1. Ricordiamo che la tragiac alluvione in Valtellina, se ben ricordo nel 1987, ha avuto il suo culmine verso il 17 luglio. Piu’ volte ho visto nella stessa epoca neve fino a ca. 1800m. Sembra trattarsi di fenomeni meteoroligicamente cicilici. AT.

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