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Salita alla Capanna Margherita, racconto in bianco e nero

Verso la Capanna Margherita (Photo Egidio Frittoli)
Verso la Capanna Margherita (Photo Egidio Frittoli)

“Alcuni anni fa era il nostro sogno, poi per un motivo o per l’altro è stato messo da parte, abbiamo fatto altre cime ed altri rifugi. Quest’anno Claudio ha dato il via ed ha organizzato, con qualche timore per l’allenamento e per la quota, da tempo non provata”. Questo il racconto della salita alla Capanna Margherita, inviatoci dal lettore Egidio Frittoli: parole e immagini in bianco e nero, per ricordare un’avventura fantastica.

Facciamo domenica 3 e lunedì 4 luglio così troviamo posto al bel Rifugio Città di Mantova. Saliamo da Alagna con le funivie e poi da Punta Indren a piedi fino al Mantova, cena, notte, colazione e alle 5,10 si parte. Il cielo è sereno e dopo poco albeggia, superiamo i Rifugio Gnifetti, costeggiamo il Balmenhorn con il Cristo delle Vette ed infine arriviamo al colle del Lys dove una vista meravigliosa si apre a sinistra sui Lyskamm e davanti a noi verso la Capanna Margherita con il percorso che affianca muraglie di ghiaccio della Punta Parrot.

Le ultime rampe si fanno sentire ma alle 10, 50 siamo al rifugio più alto d’Europa… e la gioia è tanta. Nella Capanna, un fetta di strudel e del tè caldo e poi si sta sulla balconata verso est a guardare le nuvole molto più in basso di noi. Infine scendiamo e facciamo tappa al Cristo delle Vette che nel 1955 gli alpini hanno portato a spalla su queste montagne che protegge con le sue mani assieme a chi le frequenta. Torniamo a Rifugio Mantova e poi alla stazione delle funivia dove incontriamo dei cuccioli di stambecchi con le madri… ad Alagna la solita birra e gazzosa per festeggiare. Egidio, Claudio, Erika e Alessandro.

Mi è piaciuto interpretare le fotografie con il bianco e nero così da rendere il ricordo di queste montagne ancora più nostalgico.

Buona montagna a tutti.
Egidio Frittoli

 

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2 Commenti

  1. Che bello, quanta voglia che avrei di andarci, è da un po’ che ci penso…

    Qualcuno saprebbe dirmi quali sarebbero le date migliori per fare questo giro? Non tanto per quel che riguarda l’ affollamento dei rifugi e del percorso, quanto piuttosto come sicurezza e praticabilità dei sentieri.

  2. …. Qualcuno che sa collegare il cuore alla fotocamera – roba rara oggigiorno. Bello. Molto. Grazie!

    @StefanoB: non è, più che altro, questione di sentieri ma bensì di tracce sul ghiacciaio e crepacci. Puoi provare a sentire alla Capanna Gnifetti. Tieni d’occhio il meteo, anche.
    Buona salita.

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