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Golf in montagna: appassiona la buca sulle vette

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MERANO – Architetti, golfisti, businnessman e paesaggisti. Esperti di pianificazione ambientale, agronomi. L’espansione del golf in Italia ha portato ad un’autentica rivoluzione. E le professionalità chiamate in causa non bastano più. Soprattutto in montagna dove necessaria è la ricerca di nuove soluzioni che sappiano rispettare la natura.

A questo ci ha pensato Wilifried Moroder, architetto di Bolzano. «Soprattutto in zone non pianeggianti ci vogliono specifiche conoscenze urbanistiche e ambientali. Nel mio studio abbiamo attinto dalle esperienze nordiche di Germania, Austria e Svizzera e questo mi ha permesso di costruire su un terreno difficile, come quello di Merano, in Val Passiria ».
 
Per costruire un campo da golf, spesso vengono coinvolti i migliori progettisti di tutto il mondo e, contemporaneamente, si muove un giro di soldi, che va da un minimo di 2 a un massimo di 5 milioni di euro per la realizzazione di un green. Non solo. Secondo gli ultimi dettami della bio architettura un campo, oltre che bello, deve anche essere rispettoso della natura, non invasivo ed ecologicamente impeccabile. L’argomento è così d’attualità che, ultimamente, ci si organizza a ogni livello. Tanto che da un paio d’anni esiste perfino Golf Impresa, il consorzio italiano dei proprietari di campi da golf.
 
Elisa Lonini

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