AlpinismoAlta quota

Kangchenjunga: Mario Panzeri al campo base, pronto per la salita

Kangchenjunga
Kangchenjunga

KATHMANDU, Nepal — “E’ un montagnone questo. Difficile. Ma com’è bello… continuo a guardarlo. Questo campo base sembra un terrazzo”.Queste le prime parole di Mario Panzeri dal campo base del Kangchenjunga, 5.500 metri di quota, raggiunto nei giorni scorsi dopo un trekking durato più di 15 giorni per diverse soste, ritardi e problemi con i portatori. Ma ora, finalmente, è ora di salire: domani l’obiettivo è campo 1.

“Adesso ero qui in tenda insieme allo sherpa ad ascoltare la musica – racconta Panzeri -. C’è stata davvero una gran confusione nella salita, con i portatori di una grossa spedizione commerciale coreana. Adesso per fortuna siamo quasi a posto. Ieri sono arrivati i pannelli solari per l’energia e ora manca all’appello solo un bidone. Antonello è tornato qualche giorno in basso perchè soffriva un po’ la quota, ma adesso sta bene e nei prossimi giorni dovrebbe tornare qui”.

Domani, Panzeri darà inizio ufficialmente alle danze. Salirà verso campo 1, dove nei giorni scorsi sono saliti i russi mentre lui tornava in basso con il compagno di cordata Antonello Martines.

“Tra i russi c’è Alex Bolotov, che avevo conosciuto al Manaslu – prosegue Panzeri -. Siamo amici, gli ho già prestato delle corde per attrezzare fino a campo 1. Domani salgo. Oggi è il primo giorno di sole dopo una settimana in cui alle 11 del mattino iniziava sempre a nevicare. Se riesco, dormo in quota e rientro al base dopodomani”.

“E’ una montagna difficile ma non pericolosa – conclude l’alpinista lecchese -. Non ci sono zone particolarmente a rischio di crollo seracchi o valanghe. L’ultimo giorno, però, dev’essere massacrante, sarà eterno. Mi sa che si toccherà la mezzanotte. Ora però è presto per pensarci, cominciamo con campo 1!”.

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2 Commenti

  1. VAI MARIO ! uomo himalaysta dalle poche parole ma dai molti fatti ! sei forte e raggiungerai la vetta. Spero che il mio commento dia ” voce” ai tuoi FANS.

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