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Katia Lafaille: grazie per la solidarietà

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KATHMANDU, Nepal — "Grazie per la solidarietà che avete dimostrato nei confronti Jean-Cristophe Lafaille. Un padre, un marito e un eccezionale alpinista di cui non ci scordremo mai". E’ la straziante dichiarazione di Katia Lafaille, moglie a manager dell’alpinista disperso ormai da quasi una settimana sulla vetta nepalese del Makalu.

Di Lafaiile si sono perse le tracce da giovedì scorso. Di lui è stata ritrovata solo la tenda rossa rimasta al campo avanzato a 7600 metri d’altezza.
 
La moglie sta raggiungendo il Nepal. Sabato salirà a bordo di un elicottero per una ricognizione sul Makalu alla ricerca del marito scomparso.
 
"Sorvolerò il Makalu per trovare qualche segno riconducibile a Jean-Cristophe nell’immensità dell’Himalaya" ha detto la donna. "Gli dirò addio a nome mio e del suo "little boy" Tom e in nome di Jérémi". 
 
I materiali lasciati da Lafaille al campo base verranno recuperati dall’elicottero prima di tornare a Kahtmandu. 

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