AlpinismoAlta quota

Cho Oyu, atteso il recupero di Walter Nones

Walter Nones con i compagni Macaluso e Nocker (photo courtesy www.walternones.it)
Walter Nones con i compagni Macaluso e Nocker (photo courtesy www.walternones.it)

KATHMANDU, Nepal — Sono ancora scarse le notizie riguardo la tragedia avvenuta sul Cho Oyu, dove l’alpinista italiano Walter Nones è morto mentre stava cercando di aprire una nuova via sul versante sud-ovest dell’ottomila tibetano. Sembra, comunque, che i compagni di spedizione stiano cercando di recuperare il corpo e che le ambasciate stiano arrangiando il rientro in Italia.

L’incidente a Nones è capitato tra sabato e domenica. La dinamica non è ancora stata chiarita, perchè l’alpinista era solo al momento della tragedia. Secondo quanto trapelato finora, i due compagni, Giovanni Macaluso di 46 anni, in forze all’Arma dei Carabinieri come Nones, e Manuel Nocker di 30, erano infatti ridiscesi verso i campi più bassi per un piccolo malore legato alla quota. Nones, invece, aveva proseguito da solo la scalata sulla nuova via che intendeva aprire sulla montagna.

Pare che l’incidente sia capitato intorno a quota 7000 metri. Forse una valanga, forse una lastra di ghiaccio: la causa non è ancora stata stabilita. L’unica cosa certa è che i due compagni, ieri mattina, sono risaliti per controllare e hanno trovato il corpo senza vita di Nones in fondo ad un dirupo. Dopodichè sarebbero scesi al campo base avanzato per avvertire l’ambasciata, la famiglia e il Centro Carabinieri Addestramento Alpino.

Secondo quanto appreso da Montagna.tv, il corpo di Nones dovrebbe essere riportato a valle e rimpatriato nelle prossime settimane. I tempi saranno però probabilmente lunghi: forse una decina di giorni, se non di più. Tali indiscrezioni, però, attendono ancora conferma. Sul sito di Nones, dove la moglie Manuela ieri ha annunciato la tragedia, non ci sono ancora infatti aggiornamenti ufficiali sulla situazione o sul recupero.

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11 Commenti

  1. Sono rimasto molto colpito dalla notizia della tua scomparsa.
    Un altro grande…..che se ne va´ in un posto forse migliore!!
    Namaste´

  2. Dopo Karl anche tu te ne sei andato, spero che ritroverai il tuo amico e compagno, cosi potrete scalare ancora insieme montagne più alte di quelle che ci sono sulla Terra.

  3. Ciao Walter, la prossima estate in Val Gardena vedrò il tributo che i valligiani dedicheranno anche a te come hanno fatto per Karl….. purtroppo. Riposa in pace.

  4. Ancora una volta la montagna è stata egoista, ha voluto tutto per sè un grande alpinista esempio di vita, altruismo e portatore di saggezza. Ciao grande NONES mi mancherai e sarai sempre nei miei pensieri ogni volta che salirò le cime.

  5. Signora delle Nevi, copri col bianco, candido mantello, il nostro amico, il nostro fratello………lascialo andare sulle tue montagne……
    ciao

  6. Ciao Walter, dalle vette più alte proteggi Manuela, Patrick ed Erik. Manuela sii forte per i tuoi figl
    MARINELLA E GIANLUCAi.

  7. Vorrei aggiungere qualcosa sulle vicende più lontane che riguardano Walter Nones.
    Nell’apertura della via sul Lo Bouche Peak del 1997, Nones con Erwin Maier e Peter Cemin, effettuarono nelle alte valli himalayane, una intensa e pericolosa azione di recupero di superstiti, causati da un’inaspettata serie di valanghe. In 10 giorni di soccorsi prestati in condizioni fisiche estreme e con mezzi improvvisati, perchè erano di ritorno dalla loro impresa alpinistica, hanno salvato una cinquantina di persone. Per questa impresa ricevettero dall’ex presidente della repubblica Oscar Luigi Scalfaro la medaglia d’argento al valore militare. Nones, con il burlone ma preparatissimo sportivo Erwin Maier, che era suo collega a Cortina ma anche atleta nella nazionale juniores, si è cimentato in molte imprese nelle montagne prossime a dove vivevano i due. Famosa è l’apertura della nuova via sulla creta di Timau. Nel 2000 Nones e Maier decidono di provare la nord dell’Eiger. Tutto procede come pianificato e i due giovani salgono lentamente la parete con buono spirito, ma all’Hinterstoisser Maier che è secondo viene colpito da una scarica di sassi. Nones lo trova riverso e senza vita. Erwin Maier è morto a 29 anni il 2 agosto 2000, ora riposa nel cimitero di Paluzza; ogni anno vi è una corsa in montagna (da Paluzza fino alla malga Pramosio) che gli è dedicata, ed anche una stele in paese. Io ho descritto le sue vicende sportive in un libro: VOLARE SENZA ALI, basato soprattutto sulle testimonianze degli amici. Nones e Cemin, erano i suoi inseparabili compagni di allora.
    Margherita Villa

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