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Vita da capanàt: intervista al rifugista della Gnifetti

Alzarsi ogni mattina alle 4.30, per servire le colazioni agli alpinisti diretti sulle cime del Monte Rosa. Vivere a 3.647 metri e dormire cinque ore per notte, fare la pasta nella pentola a pressione altrimenti non cuoce e occuparsi di rifornimenti di frutta fresca e smaltimento rifiuti. Ecco la difficile – ma appassionante – “vita da capanàt” che Stefano Intini, gestore della Capanna Gnifetti al Monte Rosa, ci racconta in questa videointervista svelando i segreti di uno dei rifiugi più gettonati delle Alpi e degli escursionisti che lo frequentano. “Non cambierei lavoro per niente al mondo” dice Intini.

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