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Pakistan: alluvione provoca oltre 230 morti

Cresce il numero delle vittime dell'alluvione
Cresce il numero delle vittime dell'alluvione

ISLAMABAD, Pakistan — Non accenna a placarsi l’ondata di maltempo che si è abbattuta negli ultimi giorni sulla provincia pachistana di Khyber Pakhtoonkhwa. Al momento sono almeno 230 morti e decine i dispersi. Lo riferiscono i media a Islamabad.

Il presidente della repubblica Asif Ali Zardari ha preso contatto con le autorità provinciali e chiesto al premier Syed Yusuf Raza Gilani di predisporre i necessari aiuti durante l’emergenza.
Da giorni forti e incessanti piogge hanno gonfiato i fiumi a dismisura. I corsi d’acqua hanno rotto gli argini in più punti e abbattuto ponti. Centinaia di migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro case invase dalle acque. Moltissime altre, invece, sono bloccate in cittadine e villaggi che, a causa delle inondazioni, non dispongono di vie di fuga terrestri. E’ il caso delle località di Kabal, Matta, Bari Kot, Charbagh, Khwaza Khela, Behrin e Babuzai.
Secondo quanto riferisce la televisione pakistana, i distretti più colpiti sono quelli di Swat e Shangla. In particolare, l’esondazione del fiume Swat ha causato gravissimi danni alle zone residenziali.
Difficile in un simile stato di calamità naturale tenere la tragica conta delle vittime. Secondo quanto trapelato la zona che registra il maggior numero di morti è quella di Shangla, con un centinaio di decessi. Nello Swat i morti sono almeno 25 mentre uno smottamento di terra ha sepolto almeno 16 persono ad Alandar.
Nell’Upper Dir i danni sono stati enormi. Si calcola che il maltempo e le alluvioni abbiano distrutto 780 case, 34 scuole, sei ponti principali, 28 ponti di collegamento, devastando centinaia di ettari di terra e coltivazioni.

Non accenna a placarsi l’ondata di maltempo che si è abbattuta negli ultimi giorni sulla provincia pachistana di Khyber Pakhtoonkhwa. Al momento sono almeno 230 morti e decine i dispersi. Lo riferiscono i media a Islamabad.
Il presidente della repubblica Asif Ali Zardari ha preso contatto con le autorità provinciali e chiesto al premier Syed Yusuf Raza Gilani di predisporre i necessari aiuti durante l’emergenza.
Da giorni forti e incessanti piogge hanno gonfiato i fiumi a dismisura. I corsi d’acqua hanno rotto gli argini in più punti e abbattuto ponti. Centinaia di migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro case invase dalle acque. Moltissime altre, invece, sono bloccate in cittadine e villaggi che, a causa delle inondazioni, non dispongono di vie di fuga terrestri. E’ il caso delle località di Kabal, Matta, Bari Kot, Charbagh, Khwaza Khela, Behrin e Babuzai.
Secondo quanto riferisce la televisione pakistana, i distretti più colpiti sono quelli di Swat e Shangla. In particolare, l’esondazione del fiume Swat ha causato gravissimi danni alle zone residenziali.
Difficile in un simile stato di calamità naturale tenere la tragica conta delle vittime. Secondo quanto trapelato la zona che registra il maggior numero di morti è quella di Shangla, con un centinaio di decessi. Nello Swat i morti sono almeno 25 mentre uno smottamento di terra ha sepolto almeno 16 persono ad Alandar.
Nell’Upper Dir i danni sono stati enormi. Si calcola che il maltempo e le alluvioni abbiano distrutto 780 case, 34 scuole, sei ponti principali, 28 ponti di collegamento, devastando centinaia di ettari di terra e coltivazioni.

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