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La Cisl chiede al governo una "clausola sociale" per la montagna povera

Augusto Cianfoni
Augusto Cianfoni

ROMA — Serve un “progetto montagna”. E’ questo in sintesi il senso della lettera che il segretario generale della Fai Cisl Augusto Cianfoni – insieme al presidente dell’Uncem Enrico Borghi e a quello di Federforeste Pierluigi Ferrari – ha inviato al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ministro ad interim dello sviluppo economico, e ai governatori delle Regioni.

L’obiettivo è sollecitare l’adozione di decisioni a favore della montagna povera italiana. La lettera contiene la richiest di una “Clausola sociale” a favore della montagna. Ovvero una serie di vantaggi fiscali e tariffari che, insieme a servizi adeguati, concorrano ad offrire alle popolazioni della “montagna povera italiana” forti ragioni per frenare l’esodo e invertire la tendenza all’abbandono.

“La montagna – scrive Cianfoni – paradigma di uno stile di vita frugale, opposto al prodigo consumismo delle aree urbane e metropolitane, se fatta oggetto di una programmazione degli investimenti, dedicati alla sua ordinaria manutenzione, può offrire decine di migliaia posti di lavoro consentendo a molte giovani famiglie di allontanarsi dalle alienanti periferie urbane ripopolando la montagna, abbandonata per mancanza di lavoro e di servizi”.

“Anche riguardo alla accoglienza doverosa verso tanti Immigrati la montagna, un tempo luogo di difesa e di rifugio contro i pericoli provenienti dal mare, puo’ diventare la mano tesa verso gli ospiti con l’offerta di un lavoro dignitoso” prosegue il numero uno della Fai-Cisl.

Nei prossimi giorni la Fai, in collaborazione con la sua Fondazione “FisbaFat”, organizzerà una Tavola Rotonda il 7 luglio a Selva Val Gardena. Alla “Montagna: inesplorata risorsa dell’Italia”, questo il titolo del convegno, parteciperanno esperti e rappresentanti delle Regioni, il presidente Uncem Borghi, Ferrari di Federforeste, docenti universitari e i segretari generali Cisl di Veneto, Campania e Sicilia.

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