Alpinismo

Da Polenza: prego per Jean-Cristophe

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KATHMANDU, Nepal — La drammatica vicenda di Jean-Cristophe Lafaille, disperso sul Makalu, sta scuotendo l’intero mondo dell’alpinismo. "Prego per Jean-Cristophe" ha detto l’alpinista e  presidente del Comitato Ev-K2-Cnr, Agostino Da Polenza.  

"Sono momenti di grande ansia – ha proseguito Da Polenza -. Conosco molto bene Jean-Cristophe, è un carissimo amico. Abbiamo fatto due spedizioni insieme. All’East Lhotse nel 1994 e al Lhotse nel 1997. E’ un grandissimo alpinista e un uomo di grande esperienza. Questo silenzio mi preoccupa. Mi sembra di rivivere il dramma di Benoit Chamoix".
 
Già, l’altro straordinario alpinista francese, l’uomo che ha scalato tredici delle cime più alte del mondo ed è scomparso durante la discesa dalla quattordicesima, il Kangchenjunga (8597 m) nel 1995.
 
Le speranze di ritrovare vivo Lafaille putroppo si assottigliano con il passare delle ore. "Qui il tempo è bello e c’è la possibilià che gli aerei mandati in soccorso possono individuarlo", continua Da Polenza che in questo momento si trova alla Piramide dell’Everest, in Nepal, ad una ventina di chilometri dal luogo da cui è scomparso Lafaille. "ll tempo resterà bello almeno fino a domani. Se Jean-Cristophe è ancora vivo gli aerei lo possono trovare con facilità". 
 
 

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