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Dall'Alto Adige alla Sicilia, Enrico Brizzi a piedi per l'Italia

Enrico Brizzi
Enrico Brizzi

PREDOI, Bolzano — In cammino dall’estremo nord del Paese della Vetta d’Italia all’estremo sud di Capo Passero. Lo scrittore Enrico Brizzi e la banda di amici escursionisti chiamata “Francigena XXI”, sono partiti nei giorni scorsi per realizzare “Italica 150”: un viaggio per ripercorrere a piedi la linea che collega l’Alto Adige alla Sicilia e che passa lungo l’asse dell’Unità d’Italia nell’anno dei suoi 150 anni.

Il viaggio, chiamato “Italica 150”, ha avuto inizio ad aprile e ha lo scopo di festeggiare il secolo e mezzo dell’Unità nazionale. Nell’idea di Enrico Brizzi, l’autore divenuto celebre per il romanzo “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, e del resto degli escursionisti del gruppo “Francigena XXI”, dovrebbe concludersi entro 3 mesi: 2191 chilometri totali e 90 giorni di marcia.

Sono partiti da quello che è considerato il punto più settentrionale del Paese, la Vetta d’Italia, alta 2.912 metri. Lasciate le terre ladine, passeranno da alcuni dei luoghi montani più celebri della Grande Guerra, prima di raggiungere la Pianura Padana. Poi risaliranno di quota sugli Appennini: percorreranno il crinale umbro-marchigiano e attraverseranno i grandi parchi nazionali del centro Italia. Tappa sul Massiccio del Gran Sasso d’Abruzzo quindi, prima di giungere in Molise e nell’antico Sannio.

Infine taglieranno verso il Cilento, il tratto tirrenico della Basilicata e della Calabria fino allo Stretto: traghetto per la Sicilia e via verso la cima dell’Etna. Dopo la tappa sul vulcano più alto d’Europa, “Italica 150” volgerà al desio: il traguardo è posto a Capo Passero, il punto più estremo dell’isola posto a sud est.

E se a capo del gruppo di escursionisti c’è uno scrittore, è naturale che guide spirituali del cammino siano i grandi autori della letteratura italiana. Da Mario Rigoni Stern a Guido Piovene, Alberto Arbasino e Pier Paolo Pasolini, solo per citarne alcuni.

“A fare da guida attraverso le terre e i borghi d’Italia saranno le pagine dei più grandi scrittori nazionali – si legge infatti sul sito di “Italica150” -, laico breviario dei camminatori alla ricerca di una identità nazionale che un luogo comune vuole vaga, e la comunanza di lingua e patrimonio letterario – fatti salvi i diritti riconosciuti alle minoranze – rende invece indiscutibile”.

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