AlpinismoAlta quota

Tibet, due aeroporti per l'Everest

Panoramica dell'Everest dal monastero di Rongbuck
monastero di Rongbuck

SHIGATSE, Tibet — Gli aeroporti più alti del mondo sorgeranno in Tibet e porteranno i turisti direttamente alle pendici dell’Everest. Due i progetti in costruzione voluti dal governo cinese: il primo è quello di Shigatse e sarà posto a 3900 metri, da dove, con un aereo leggero o un elicottero, si arriverà in un ora alla pista nei pressi del monastero di Rongbuck, distante solo mezzora di macchina dal campo base. Il secondo invece sorgerà a Nagchu, situato a 4500 metri di altezza.

Due aeroporti in altissima quota, fatti a posta per incrementare il turismo sul versante tibetano dell’Everest. Sono già in costruzione e dovrebbero essere pronti in autunno, tanto che i tour operator cinesi stanno già vendendo i pacchetti turistici di andata e ritorno in giornata da Lhasa, per far visitare il campo base della montagna più alta del mondo.

Partiamo dal primo, quello di Shigatse, costato 72 milioni di dollari e chiamato “Della Pace”. Sarà l’aeroporto principale, e sarà posto a 3900 metri di altitudine. Una volta atterrati qui, i turisti prenderanno un altro volo leggero o un elicottero che in meno di un’ora li porterà alla pista più alta, posta a circa 4900 metri nelle vicinanze del monastero di Rongbuck. A questo punto li separerà solo mezzora di strada in jeep per arrivate direttamente al campo base tibetano dell’Everest, situato a quota 5150 metri.

Anche al campo base quindi, sono previsti cambiamenti: diverse caffetterie, negozi di souvenir, e alcune comodità per accogliere le persone. Il necessario, insomma, per permettere ai turisti di venire a visitare questo angolo di mondo, tanto affascinante quanto ancora precluso ai più.

Il secondo sorgerà invece a Nagchu, sull’altopiano di Changtang, e diventerà l’aeroporto più alto del mondo per voli di linea. La pista si troverà a quota 4502 metri, in una zona in cui si trova già la linea ferroviaria che da quattro anni collega la capitale cinese con Lhasa.

Anche in questo caso l’innovazione è finalizzata ad aprire lŽHimalaya tibetano al turismo organizzato, anche se dallo scalo potranno partire anche voli militari.

A maggio nascerà anche la cinese “Tibet Airlines”, che farà base allo scalo di Konggar, alle porte di Lhasa. La compagnia aerea himalayana cinese avrà un capitale di 42 milioni di dollari e per i prossimi cinque anni farà viaggiare 20 aerei di grosse dimensioni, tra Boeing 737 e Airbus A319.

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