Alpinismo

Himalaya, l'Air Zermatt attiva servizio di elisoccorso

Elicottero tenta recupero di Tomaz Humar con il baricentrico
Elicottero con baricentrico in Himalaya: Simon Anthamatten tenta il recupero di Tomaz Humar (Photo Fishtail Air/www.alpinist.com)

KATHMANDU, Nepal — Un elicottero che recupera tre alpinisti a campo 4 dell’Annapurna e un altro che salva 7 coreani sul Manaslu. Vi siete chiesti come mai tanti soccorsi in volo in Himalaya, questa primavera? Se avete sentito odor di novità, avete ragione. Si tratta di un passo storico per l’alpinismo Himalayano: la svizzera Air Zermatt e la nepalese Fishtail Air hanno avviato una partnership per offire il primo servizio ufficiale di elisoccorso su richiesta della zona.

Il servizio, inaugurato il 24 aprile, funzionerà fino al 2 giugno. Air Zermatt, che fornisce piloti e tecnici specializzati per il recupero con verricello, e la Fishtail Air, che fornisce velivoli e spazi, assicurano interventi fino a 7000 metri entro poche ore dalla chiamata.

“Rivoluzionaria” la tecnica di recupero, che finora in Himalaya veniva effettuato in hovering, cioè tentando l’atterraggio. L’Air Zermatt, invece, ha introdotto il recupero con il cavo baricentrico, più sicuro in alta quota ma finora non applicato soprattutto per mancanza di piloti addestrati.

Con questa modalità, che consente maggior stabilità al volo in alta quota dove l’aria è rarefatta, un tecnico di soccorso viene agganciato all’elicottero con una fune lunga fino a 200 metri e trasportato sul luogo dove si trova il ferito. Il tecnico lo aggancia, e poi l’elicottero trasporta entrambi dai medici.

L’idea è nata dopo il tentato soccorso a Tomaz Humar sul Langtang Lirung lo scorso novembre, quando l’Air Zermatt aveva inviato piloti e tecnici in Nepal per il suo recupero. A seguito di quell’esperienza, l’elisoccorso svizzero ha intavolato un progetto con i nepalesi con l’obiettivo di strutturare questo tipo di soccorsi e iniziare una formazione specifica per i piloti nepalesi, alcuni dei quali sono già stati sul Cervino per delle esercitazioni.

Secondo quanto riferito dalla rivista Alpinist, il servizio al momento ha a disposizione un elicottero dedicato AS 350 B3 (conosciuto anche come “Squirrel”) nella zona del Khumbu e un altro nella zona del Dhaulagiri. Per ora, i soccorsi sono pagati dagli alpinisti o dalla loro assicurazione, come da norma. Ma la nuova partnership cerca sponsor per migliorare il servizio: in futuro, si vorrebbero usare i Lama, che permetterebbero di effettuare soccorsi anche più in alto.

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