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Gran Sasso, paradiso dell’astrofisica

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Luogo eletto per studiare il cielo e dei segreti delle stelle. Nonchè la fisica avanzata, sperimentata dalla cima della montagna al profondo del sottosuolo. Ecco cosa sono i Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

 

 

Quota  2.300 m slm
Latitudine N 42° 28’
Longitudine E 13° 31’
Location  Parco Nazionale del Gran Sasso – Laga, Italia
Ricerche  fisica dei raggi cosmici

Il Gran Sasso, il massiccio situato in Abruzzo, nell’Italia centrale, è il più alto della catena degli Appennini e si trova al centro di un parco nazionale. Ha due vette: il Corno Grande (2.912 metri) e il Corno Piccolo (2.655 metri). Tra queste due cime si trova il Calderone, il ghiacciaio più meridionale d’Europa.
Alla base delle vette si estende l’altopiano di Campo Imperatore dove si trovano gli osservatori anche la stazione di Campo Imperatore dell’Osservatorio di Roma in cui si svolgono studi astronomici.
 
La ricerca fisica a Campo Imperatore
 
Esperimenti EAS-TOP (fino al 2002)
Un rivelatore di cascata di particelle (air shower) è stato installato a Campo Imperatore per rilevare gli sciami estensivi di particelle prodotte dall’interazione tra i raggi cosmici primari ad alta energia e l’atmosfera.
L’obiettivo è lo studio della composizione e dello spettro dei raggi cosmici l’indagine sulle sorgenti atmosferiche di raggi diffuse o puntuali.
 
Esperimenti nel sottosuolo
Il laboratorio nazionale al Gran Sasso è tra i più grandi al mondo per quanto riguarda gli esperimenti di fisica delle particelle e di astrofisica nucleare.
Gli esperimenti nel sottosuolo studiano i neutrini e ricercano la materia oscura, progetti resi possibili dalla mole della montagna che li mantiene al riparo dai raggi cosmici.
La media della copertura rocciosa di 1.400 km dà un fattore di riduzione del flusso di raggi cosmici di un milione.
Le principali ricerche riguardano: la fisica dei neutrini con i neutrini prodotti naturalmente nel sole e nelle esplosioni di supernova e le oscillazioni dei neutrini con un segnale unidirezionale dal CERN (programma CNGS), la ricerca della massa del neutrino meno la doppio decadimento beta, la ricerca della materia oscura, le reazioni nucleari con implicazioni astrofisiche.
 
Le campagne sperimentali di astrofisica
 
La piana di Campo Imperatore è un luogo appropriato non solo per il turismo estivo e invernale, ma anche per la ricerca astrofisica, svolte dall’Osservatorio INAF-SIRCO e dall’archivio TPL.
La campagna primaverile ed estiva del 1989 a cura del CNR-IFSI e dell’Università La Sapienza, aveva come obiettivo lo studio delle particelle solari grazie ad uno speciale strumento di rilevamento.
 
Il 29 settembre 1989 venne localizzata nella parte occidentale del sole (~ 105° W) un’eruzione solare. Si tratta di uno dei più grandi eventi solari mai osservati dal 1950.

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