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Anti-Tav, la protesta degenera: ritrovato pacco-bomba

5 novembre 2005 – Sale ancor di più, se possibile, la tensione in Val di Susa contro il progetto della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. Questo pomeriggio, un pacco-bomba è stato trovato nei pressi di Susa. All’interno sono stati rinvenuti esplosivo, una miccia e una videocassetta. Era stato depositato lungo la statale 25 del Moncenisio, tra Susa e Giaglione.

 

Il pacco-bomba è stato segnalato con una telefonata anonima ai carabinieri della stazione di Susa. Sul posto e’ stata inviata una squadra di artificieri del comando provinciale di Torino che hanno provveduto a rendere inerte il pacco.

 

Dentro l’involucro c’erano un candelotto contenente 200 grammi di esplosivo da cava, oltre alla videocassetta e alla miccia. Secondo gli inquirenti, la telefonata anonima e la mancanza di inneschi farebbero pensare ad un atto dimostrativo.

 

”E’ un fatto molto grave – ha commentato Antonio Ferrentino, presidente della Comunità della bassa Val di Susa, che guida la protesta -. Come amministratori pubblici abbiamo già chiesto un incontro alla Procura di Torino per esaminare la situazione. Alla fine le vittime di questi gesti sono le popolazioni valsusine. Bisognerà dare risposte forti per prendere le distanze”.

 

Intanto, arrivano i commenti dalla politica. Il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi, in visita a Verona, ha detto ai giornalisti che gli chiedevano su possibili infiltrazioni terroristiche in Val di Susa di essere stato informato di volantini delle Brigate Rosse. "Purtroppo – ha aggiunto il ministro – quando ci sono questi focolai di protesta vengono chiamati a raccolta tutti i dissidenti, i disobbedienti, tutte queste frange che la società ancora produce".

 

Presa di distanza anche da parte dei Verdi. Il senatore Gianpaolo Zanca ha detto che "in qualsiasi protesta di disagio sociale si possono registrare infiltrazioni di estremismi. I volantini con il simbolo delle Brigate Rosse comparsi a Bussoleno sono aberrazioni, ma ciò non deve portare a una valutazione di disvalore della protesta civile.

 

Per il ministro dell’Ambiente Altiero Matteoli, il pacco-bomba "è un gesto assurdo, imbecille e demenziale". Mentre per il consigliere regionale dei verdi Enrico Moriconi si tratta di "una provocazione che non ha nulla a che vedere con il movimento no-tav".

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