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Nanga Parbat, Messner non abbandono’ il fratello

18 agosto 2005 – Per Reinhold Messner l’ incubo è finito dopo 33 anni. E’ questo il tempo che e’ servito per diradare i sospetti di aver abbandonato, lasciandolo morire, il fratello Günther poco sotto la vetta del Nanga Parbat pur di poter raggiungere gli 8125 metri della cima per costruire così un altro pezzo della sua fama.

 

Il mistero di quella scalata è stato risolto. I resti del corpo di Günther Messner, un perone, ritrovato nel 2000, grazie agli esami del Dna, eseguiti recentemente da esperti dell’ Università di Innsbruck, non lasciano dubbi: il reperto appartiene a un Messner.

 

Ma soprattutto è il luogo del ritrovamento a cancellare i dubbi: è esattamente quello indicato da Reinhold Messner. Si è quindi rivelato veritiero il racconto dell’ alpinista su quella drammatica giornata dell’ estate del 1970. E sono stati smentiti gli accusatori di Messner, i suoi ex compagni di scalata.

 

In libri e articoli Hans Saler e Max von Kielin avevano ricostruito la vicenda in modo da tale da far apparire Reinhold tanto avido di gloria da abbandonare il fratello in prossimità della vetta pur di arrivare a qualunque costo, in cima al Nanga Parbat.

 
 

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