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Parco d’Abruzzo, chiusa la vasca-killer degli orsi

La vasca che uccide gli orsi marsicani non c’è più. Nei giorni scorsi, il bacino in cemento nella conca delle Fossette, sul confine del Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, dove in otto anni sono annegati ben cinque plantigradi, è stato riempito di terra. “La vasca è stata finalmente tombata, ora il rischio non c’è più” ha affermato in uno scarno comunicato Leonardo Lippa, sindaco di Villavallelonga.

A diffondere la notizia, insieme ai quotidiani locali, è stata l’associazione Salviamo l’Orso, in prima linea da anni nella difesa degli orsi marsicani. “La famigerata vasca delle Fossette non esiste più. Ringraziamo il Parco e i proprietari, la famiglia Sipari, per la risoluzione definitiva del problema” spiegano i responsabili dell’associazione sulla loro pagina Facebook. 

Gli orsi annegati © Salviamo l’Orso

Ricapitoliamo brevemente l’accaduto. Lo scorso 18 novembre, un’orsa e i suoi due cuccioli sono stati ritrovati annegati nella vasca, piena d’acqua piovana, le cui pareti verticali di cemento impedivano agli animali di uscire. Otto anni prima, altri due dei preziosi animali (la popolazione di orso marsicano è di circa 50 esemplari) avevano fatto la stessa fine. La vasca, in Comune di Villavallelonga, si trovava nella Zona di Protezione Esterna del Parco, ed era stata costruita per l’abbeverata del bestiame tenuto al pascolo brado. Al contrario di decine di altre strutture del genere, le pareti verticali l’hanno trasformata più volte in una trappola mortale per la fauna. Nel 2011, dopo il primo annegamento di orsi, il Parco aveva ordinato ai proprietari e al Comune di eliminare il pericolo, ma non c’erano stati interventi. 

Pochi giorni dopo il secondo annegamento di orsi, quello del novembre 2018, il personale del Parco ha svuotato la vasca-killer con una pompa, e ha installato intorno al manufatto una piccola recinzione elettrificata. Nei giorni successivi, alcuni escursionisti hanno denunciato che il pericolo non era stato eliminato al 100%. Ha destato scalpore tra gli appassionati di natura scoprire che i pascoli delle Fossette, e quindi la vasca, appartengono ai discendenti di Erminio Sipari, il primo presidente del Parco. 

Qualche settimana fa, come abbiamo raccontato, l’Ente Parco ha emesso un comunicato preoccupante, spiegando di aver censito nell’area protetta e nei suoi immediati dintorni ben 37 manufatti potenzialmente pericolosi o letali per la fauna. 

I proprietari del terreno delle Fossette e il Comune di Villavallelonga hanno scelto di intervenire in silenzio, senza avvisare la stampa o raccontare il loro lavoro sui social. E’ una scelta che dev’essere rispettata. Il risultato è un’ottima dimostrazione che intervenire a favore dell’orso è possibile.

La conca delle Fossette dopo la chiusura della vasca

Ci auguriamo che presto, con o senza informazioni sui media, anche gli altri manufatti pericolosi (fosse, ruderi, recinzioni…) vengano messi in condizioni di non nuocere. Alla Fossetta, però, c’è ancora un problema da risolvere. Ora nella zona non ci sono più contenitori per la raccolta dell’acqua piovana, e gli animali non possono più dissetarsi” dice il sindaco Leonardo Lippa. “Sarebbe opportuno che la Regione e il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, anche se la località è fuori dai confini dell’area protetta, si attivino per individuare una soluzione utile”. 

Salviamo l’Orso si è immediatamente attivata per risolvere la situazione “Vogliamo proporre ai proprietari del terreno la creazione di un punto d’acqua esente da rischi per la fauna selvatica” spiega l’associazione in un comunicato. “Intendiamo farci carico dei costi relativi a questo progetto, lanciando nei prossimi mesi un’apposita raccolta fondi”. Chi vuole contribuire può informarsi su www.salviamolorso.it 

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4 Commenti

  1. Ma fare un buco, bello largo, profondo una sessantina di centimetri, impermeabilizzato, con bordi che scendono gradatamente, costa un miliardo? Ma nel nostro paese non sappiamo piú fare niente? Siamo messi veramente male!

  2. grazie alla famiglima?
    Nel 2011, dopo il primo annegamento di orsi, il Parco aveva ordinato ai proprietari e al Comune di eliminare il pericolo, ma non c’erano stati interventi.

    e dal 2011 al 2019 una strage di orsi e chissa quanti altri animali….
    ma grazie a graziella e grazie ar…

  3. vasca che, andrebbe detto, era abusiva, e ben più alta di quanto detto, ovvero 1.50mt circa, basta osservare le foto dell intevento del 2011 con le persone in piedi sul bordo…

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