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La campagna “plastic free” del Parco Adamello Brenta

Il Parco Naturale Adamello Brenta ha lanciato negli scorsi giorni una campagna “plastic free”.

L’area protetta ha messo al bando stoviglie non biodegradabili ben 10 anni fa. Il 2019 risulta essere un anno in cui il tema della dispersione dei rifiuti plastici appare particolarmente sentito. Soprattutto a seguito del ritrovamento di micro-plastiche anche sui ghiacciai alpini. Pertanto il Parco ha deciso di fare un passo avanti.

Obiettivo della campagna avviata dal Parco è infatti di “richiamare l’attenzione degli amministratori, per sensibilizzarli su questo importante tema ambientale, e insieme attivare delle pratiche virtuose a tutela e conservazione dell’ambiente”. Queste le parole dell’Assessore con competenza in marketing e comunicazione Matteo Masè, che ha tenuto a sottolineare che “per finanziare questo ed altri progetti, la Giunta del Parco ha recentemente istituito un “Piano incentivi 2019”, volto a sostenere e premiare chi intraprende azioni positive per l’ambiente”.

La lettera alle amministrazioni

A inizio luglio il Parco ha redatto una lettera indirizzata ai 30 comuni e alle 4 comunità di valle che afferiscono al territorio dell’area protetta, per invitare la collettività a partecipare a un “un progetto virtuoso”.

L’obiettivo da perseguire insieme, descritto con precisione nella lettera a firma del Presidente Joseph Masè e dall’Assessore Masè, risulta essere il seguente: “favorire la progressiva eliminazione dell’utilizzo della plastica monouso dalle strutture delle amministrazioni pubbliche (municipi, scuole, palestre, ecc.) e in occasione di eventi promossi dalle associazioni del settore ricreativo e turistico, che beneficiano di contributi pubblici e comunali”.

Le amministrazioni pubbliche vengono così richiamate a un senso di responsabilità, sollecitato anche dalla Comunità Europea, per contrastare il crescente problema della dispersione della plastica nell’ambiente.

Un impegno collettivo

Il Parco ha richiesto formalmente alle amministrazioni comunali di sottoscrivere un protocollo d’intesa, in cui ciascun Comune si impegna a ridurre al minimo la produzione di rifiuti plastici entro la fine del 2020. A partire proprio dagli edifici di proprietà comunale. Finora hanno risposto positivamente all’appello 21 amministrazioni.

Gli enti dovranno inoltre impegnarsi nel sensibilizzare a comportamenti corretti le associazioni che organizzano manifestazioni pubbliche così come la cittadinanza. Un protocollo la cui versione definitiva è prevista per il prossimo autunno.

Al momento sono al vaglio una serie di indicazioni da fornire ai Comuni. Prima di tutto una maggiore attenzione alle stoviglie da utilizzarsi nelle mense e nei distributori di bevande, prediligendo l’utilizzo di tazze e bicchieri compostabili negli uffici pubblici. O ancora l’avvio di campagne di educazione nelle scuole per istruire i giovani a scelte di consumo e comportamenti consapevoli.

Kit “plastic free” per tutti i Comuni

Già all’attivo è invece la distribuzione gratuita da parte del Parco a ciascun Comune e comunità aderente, di kit contenenti piatti, bicchieri, posate e tovaglioli in materiale 100% riciclabile, biodegradabile e compostabile. Gli enti potranno disporne liberamente, distribuendoli agli organizzatori delle feste in programma sul territorio. I medesimi organizzatori dovranno essere anche indirizzati dai Comuni a una corretta gestione dei rifiuti, al termine delle feste. Non abbandonare dunque materiali plastici nell’ambiente e in futuro prediligere materiali ecologici. I primi kit sono stati distribuiti nelle scorse settimane. 1.000 kit è previsto che siano consegnati entro maggio 2020.

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