Alta quota

K2, stanotte si tenta la vetta. Nirmal Purja: se dicessi di non essere nervoso, mentirei

Sul K2 non è ancora finita. Nonostante le difficili condizioni della montagna oltre il Collo di Bottiglia, che hanno fatto rinunciare la gran parte dei team, questa notte si tenta nuovamente di arrivare in vetta.

Nella foto, pubblicata dall’agenzia Seven Summit Treks, le difficoltà riscontrate nella parte alta del K2

A smuovere gli animi al campo base è stato Nirmal Purja che, agguerritissimo nell’intenzione di completare il suo Project Possible, si è offerto di condurre il team che attrezzerà la via da campo 4 fino alla vetta, là dove tutti fino a ora si sono arresi. “Se dicessi che non sono affatto nervoso di guidare la squadra di fissaggio delle corde fino alla vetta K2, mentirei” ha scritto l’alpinista nepalese prima di partire. Ed effettivamente non ha torto: a 8300 metri la quantità di neve sul traverso è molta, il pericolo di distacchi è alto e già due valghe hanno travolto le squadre che hanno provato a forzare verso la cima.

Tra le spedizioni commerciali che avevano annunciato la chiusura dei giochi sul K2 c’era anche quella della Seven Summit Treks, che però ha cambiato idea appena saputo che ad attrezzare la via ci avrebbe pensato qualcun altro. Così il gruppone si è accodato a Nirmal Purja sullo Sperone degli Abruzzi e domani si attendono in vetta 9 clienti accompagnati da 8 sherpa e HAP pakistani.

Anche il team senza ossigeno supplementare di Adrian Ballinger, Carla Perez ha deciso di allearsi con Nirmal Purja offrendogli l’aiuto della propria squadra di supporto dotata di ossigeno supplementare: Topo Mena, Pemba Gelje Sherpa e Palden Namgye.

Al momento tutte le squadre sono a campo 4, i primi a partire saranno questa notte coloro che attrezzeranno la via, poi, se riusciranno nel lavoro, seguiranno gli altri.

In bocca al lupo a tutti.

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