OutdoorTrail running

“Keep Clean and Run”. Sette ultramaratone in 7 giorni per il bene dell’ambiente

In un periodo in cui si sente parlare quasi giornalmente di imprese da record in montagna, dal Project Possible di Nirmal Purja al3×8000 Solidarity project di Sergi Mingote, oggi parliamo di un trail runner che ha affrontato 7 ultramaratone in 7 giorni. Il suo nome è Roberto Cavallo e l’elemento che rende speciale la sua performance è che sia stata compiuta per l’ambiente.

Tra il 4 e il 10 maggio ha preso il via la quinta edizione della “Keep Clean & Run”, iniziativa promossa da AICA – Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale, con la collaborazione e il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che quest’anno ha visto affrontare da Roberto, sempre in prima fila nelle iniziative di “Keep Clean & Run” anche nelle passate edizioni, insieme anche ad altri testimonial, un percorso di 730 km lungo le sponde del Po, dal Monviso al Mare Adriatico.

Come nelle precedenti edizioni un eco-trail legato all’hashtag eloquente #pulisciecorri, finalizzato alla raccolta dei rifiuti. Quest’anno in totale sono state raccolte 4 tonnellate di spazzatura nel corso delle 7 tappe affrontate tra Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.

Oltre alla raccolta della spazzatura (più di 200 sacchi contenenti 801,36kg di plastica, 601,02 di carta, 400,68 di metalli, 601,02kg di rifiuti ingombranti e 1602,72kg di indifferenziato, spazio è stato anche dedicato alla documentazione delle tappe, che hanno incluso anche alcuni tratti percorsi in bici e canoa, mappando e fotografando i rifiuti non trasportabili.

Il progetto ha visto il coinvolgimento di più di 1000 persone, tra volontari, associazioni e eco-atleti. Un numero significativo di partecipanti al progetto che non è nulla in confronto a chi è causa del problema del littering, la pratica di abbandonare rifiuti in luoghi pubblici.

Obiettivo di Roberto non è stato dunque un record di velocità ma, insieme all’AICA, quello di sensibilizzare la collettività a prestare più attenzione ai propri gesti. Particolare attenzione è stata data al coinvolgimento della popolazione, con eventi organizzati nei comuni di partenza e arrivo delle tappe, a contatto con scuole, famiglie e Associazioni culturali e sportive del territorio. Ogni tappa è stata dedicata a un tema specifico, approfondendo insieme ai testimonial le diverse filiere di rifiuto.

La scelta per il 2019 di partire dalla montagna per giungere al mare non è stata affatto casuale. Il 75% degli inquinanti presenti nelle acque marine origina infatti sulla terraferma e viene trasportato a chilometri di distanza dai fiumi. Gli alvei fluviali sono stati una new entry in questa quinta edizione, che ha visto anche la partecipazione di un un team di ricercatori, impegnati nella raccolta di dati mediante campionamento delle acque del Po lungo il suo percorso, al fine di valutarne il grado di inquinamento.

 

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