Alpinismo

Lhotse. Vetta per Sergi Mingote che ora punta all’Everest

Sergi Mingote, Carlos Garranzo, Moeses Flamoncini e Ali Sadpara, partiti come da programma alle 4 del mattino da C4, hanno toccato la vetta del Lhotsealle 8.38 ora spagnola” (12.38 ora nepalese), come si legge nel post emozionato pubblicato sul profilo Instagram di Mingote questa mattina. “Sono immensamente felice! Ma come sempre si festeggia una volta arrivati a campo base”.

Una vetta è fatta. Ora non resta che recuperare le energie per puntare all’Everest. Il fatto che l’alpinista spagnolo faccia menzione del campo base porta a concludere che stia puntando a un concatenamento piuttosto che a una traversata Lhotse-Everest.

A puntare alla vetta della montagna più alta del Pianeta non sarà il solo nelle prossime settimane. Escludendo per un attimo le ascese commerciali, cui è stato dato il via da pochi giorni, in attesa di una finestra meteo propizia troviamo anche numerosi alpinisti pronti a cimentarsi sull’Everest senza ossigeno supplementare.

Cory Richards e Esteban Mena, che avevamo lasciato alle prese con l’ultima rotazione in fase di acclimatazione, si stanno riposando a 4.300 metri a Shegar, in Tibet. Ricordiamo che loro intenzione sia l’apertura di una nuova via sulla Nord dell’Everest.

David Goettler è sceso negli scorsi giorni da C4, da cui era pronto a partire verso la vetta, al campo base. Attenderà anche lui di ripartire col bel tempo.

Stessa situazione per Carla Perez, la prima donna dell’America Latina a salire l’Everest senza ossigeno supplementare, al campo base insieme al suo team in attesa di salire in vetta.

Nella giornata di mercoledì Kenton Cool ha invece raggiunto la cima per la 14esima volta nella sua vita, battendo il suo record britannico precedente. Non è chiaro però se abbia o meno utilizzato ossigeno supplementare.

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