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Tor in Tour: una serata con le protagoniste del Tor des Géants

Correre per 330 chilometri e 24mila metri di dislivello positivo in meno di una settimana, sulle alte vie al cospetto dei massicci dei “giganti” Monte Rosa, Monte Bianco, Cervino e Gran Paradiso. Sembra una sfida impossibile, un’utopia, eppure da 10 anni è realtà per centinaia di atleti, che a inizio settembre si radunano in Valle D’Aosta per partecipare al Tor des Géants, la gara di endurance trail più dura al mondo.

La locandina dell’evento

Il 14 maggio alle 18:00, presso la Sala degli Stemmi del Museo Montagna di Torino (piazzale Monte dei Cappuccini, 7) sarà possibile incontrare e dialogare con chi da un decennio rende concreto questo progetto, in una serata aperta a tutti promossa da Ferrino, Tor des Géants e Museo Nazionale della Montagna – CAI Torino. Racconteranno la manifestazione cinque donne: volontarie, organizzatrici, atlete e sponsor. Ognuna, parlando del proprio ruolo al Tor, contribuirà a farne emergere le peculiarità nascoste, nell’obiettivo di svelare tutti i segreti del successo della gara che è ormai un’istituzione del trail running a livello mondiale.

Ettore Pettinaroli, giornalista, dialogherà con Daniela Berta (direttrice del Museo Nazionale della Montagna – CAI Torino), Erika Noro (responsabile del progetto VolonTOR e coordinatrice dei 2.500 volontari del Tor des Géants), Anna Ferrino (Ceo di Ferrino & c. Spa e sponsor Tor des Géants), Scilla Tonetti (ultratrail runner, atleta Ferrino Women Team, 2^ classificata tra le donne al Tor des Geants 2018), Alice Modignani Fasoli (ultratrail runner, atleta Ferrino Women Team, finisher del Tor des Géants® per 4 edizioni).

“Abbiamo voluto – afferma Anna Ferrino – rendere omaggio a una delle corse di montagna più importanti del mondo, nel suo decennale. Dialogare con alcune delle sue protagoniste è il nostro obiettivo, non solo per raccontare il lato femminile dell’evento, come già facciamo con il progetto ‘Ferrino Women Team’, ma anche per far percepire al grande pubblico il lato umano e le motivazioni delle atlete che affrontano o si avvicinano a una gara di trail così dura. La stessa gara dove la percentuale delle atlete che completa il percorso è superiore a quella del totale dei partecipanti che finiscono il Tor e dove gli elementi determinanti per tagliare il traguardo sono costanza, pazienza, abnegazione e resistenza: doti femminili al 100%”.

“Il Museomontagna – afferma Daniela Berta – per sua stessa missione guarda con interesse a tutti i cambiamenti delle terre alte. Negli ultimi decenni il rapporto donna/montagna è mutato profondamente, con l’affacciarsi  di figure che hanno saputo ritagliarsi posizioni di rilievo prima riservate agli uomini. Se non esiste un modo prettamente femminile di praticare la montagna, è invece rilevante che una consuetudine consapevole e appassionata con la montagna possa contribuire ad affermare la propria identità nel percorso verso la parità. L’esperienza del Tor parla di un divario nei risultati prestazionali sportivi sempre più marginale, così come sempre più alto è il livello qualitativo che le donne guadagnano, con spazi di affermazione per professionalità progettuali, organizzative e gestionali legate alla montagna”.

“Il Tor des Géants® è una gara a forte connotazione femminile: sono donne – conclude Alessandra Nicoletti, presidente dei VDA Trailers – quattro delle cinque persone che lavorano tutto l’anno nella sede di Aosta, è donna la coordinatrice dell’Esercito dei 2.500 VolonTOR, sono donne moltissime delle rifugiste che accolgono i concorrenti in gara a qualunque ora del giorno e della notte. Ma soprattutto sono le atlete a ottenere i risultati più significativi in termini di percentuali di finisher, grazie anche alla capacità di gestione della fatica e degli imprevisti. Proprio come accade in ogni altro momento della loro vita”.

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