Alpinismo

Su El Cap a 66 anni. Scopriamo insieme Dierdre Wolownick, la mamma di Alex Honnold

Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna”. Quante volte avremo sentito e anche usato questa celebre frase attribuita alla scrittrice Virginia Woolf, spesso in circostanze opinabili.

Eppure oggi è proprio il caso di prenderla come spunto perché stiamo per presentarvi una donna che, con la sua storia e il suo modo di essere, ha influito profondamente su un personaggio che invece non necessita di presentazioni, che è Alex Honnold.

La signora di cui stiamo per parlare si chiama Dierdre Wolownick ed è la mamma del più celebre free soloist del momento.

La rivista americana Adventures Sport Network ha vinto la curiosità di chiederle cosa abbia provato di fronte alla prestazione da Oscar (in senso letterale) del figlio e noi, ringraziandoli di averle posto questa domanda un po’ per tutti, cogliamo spunto dalla loro intervista per raccontarvi la sua storia.

Non avevo idea del fatto che volesse salire in free solo El Cap” – ha raccontato a ASN – “Ero con Alex il giorno prima. Siamo andati a fare escursioni a Yosemite e lui non ha mai detto nulla al riguardo. Dopo l’escursione, ha detto che era stanco e che sarebbe andato a letto presto. La mattina dopo mentre ero diretta a Portland mia figlia mi ha dato la notizia. È così che l’ho scoperto. Da pazzi. Mi sono fermata in un’area picnic e sono rimasta ferma lì per elaborare ciò che avevo appena sentito“.

Una mamma come tante, alle prese con un figlio che le tiene nascoste verità scomode. Eppure Dierdre quel desiderio segreto di Alex sarebbe riuscita probabilmente a comprenderlo, essendo a sua volta una scalatrice.

Cresciuta a New York, dove si è dedicata inizialmente solo a ciclismo e pattinaggio su ghiaccio, ha vissuto poi nel sud della California e in Giappone. Nel 1985, due anni dopo la nascita della primogenita Stasia, il trasferimento a Sacramento, in concomitanza con la nascita di Alex il cui padre, Charles Forrest Honnold, è morto nel 2004.

Ha lavorato come insegnante per 44 anni e poi…è arrivata la passione per la roccia. Naturalmente grazie a Alex, del quale è diventata la fan numero 1.

Da quando ha iniziato ad appassionarsi ha visitato varie località note al mondo dell’arrampicata a livello mondiale, dalla Francia alla Grecia e al Messico. Uno dei suoi luoghi preferiti per scalare negli Stati Uniti è The Gunks a New York, un’area ricca di vie multipitch, nota per i suoi tetti e per una arrampicata frontale impegnativa.

Ha mai salito El Cap? La risposta è.

Per prepararsi ha compiuto 17 viaggi in Yosemite e dopo mesi di impegnative escursioni e sessioni di jumaring ha realizzato nel giorno di Halloween del 2017 la salita di Lurking Fear su El Cap in 13 ore con Alex, entrando di fatto nel Guinness Book of Records come donna più anziana ad aver scalato El Cap a 66 anni.

Da quel momento è andata avanti senza l’aiuto di Alex, ma sempre con il supporto della sua corda!

Insomma una donna sportiva, che si diverte anche a partecipare alle maratone (ne ha già collezionate 4) e che trova anche il tempo per scrivere dei libri.

Nel 2018 ne ha scritti due, in contemporanea! Uno è un libro di testo francese e uno è il suo libro di memorie intitolato “The Sharp End of Life: A Mother’s Story “che uscirà a maggio 2019.

Come se non bastasse, aggiungiamo che nel 1990 ha fondato la West Sacramento Community Orchestra, che ha diretto per quattro anni.

Durante la stesura delle sue due opere Dierdre si è unita a Alex, impegnato nel Free Solo Film Tour, partecipando insieme a lui alle anteprime di New York, Yosemite e Los Angeles.

È stato divertente uscire con i grandi dell’arrampicata, alcuni dei quali avevo già incontrato grazie ad Alex, inclusi Tommy Caldwell, Peter Croft e John Long“, ha raccontato a ASN.

Prossimi obiettivi? Prima di tutto senza Alex.

Saranno conquiste solo sue e pertanto sta puntando a pareti più piccole di El Cap sempre a Yosemite, come la parete Sud della Washington Column. Un obiettivo già tentato all’inizio di questo anno cui ha dovuto rinunciare a causa dell’affollamento di squadre sulla parete. La rivedremo in azione in questa primavera!

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