Cronaca

Bruciano i boschi del Nord Italia. Devastato il Sacro Monte di Belmonte e la riserva naturale

Da oltre 10 giorni le montagne piemontesi affrontano la piaga degli incendi boschivi che, come ogni anno, tornano puntuali quasi quanto la primavera, in parte per cause naturali, come il potente vento di Fohn che soffia sulle Alpi in questi giorni, in parte per mano umana.

La scorsa settimana avevamo descritto le complesse operazioni di spegnimento dell’incendio doloso partito dal monte Baron a Valdellatorre sulle Alpi Graie, le cui fiamme minacciavano l’abitato di Givoletto.

Sono numerosi i roghi che negli ultimi giorni si sono sviluppati ancora non solo in Piemonte, ma anche in Lombardia, dove sono stati segnalati almeno due incendi, il primo a Venegano Superiore (VA) a causa della caduta di un albero sui pali dell’elettricità, il secondo rogo nei boschi di Abbiate Guazzone, e in Liguria dove un incendio boschivo si è sviluppato nella tarda serata di lunedì a Cogoleto, nel ponente genovese, determinando la chiusura precauzionale di un tratto autostradale della A10 Genova-Savona, tra i caselli di Arenzano e Varazze.

In Piemonte la situazione resta molto delicata in particolare nel Canavese, nelle aree di Cuorgnè, Prascorsano, Valperga e Pertusio, dove un vasto incendio boschivo ha devastato il Sacro monte di Belmonte e l’omonima riserva naturale, sviluppandosi su ben 8 ettari di terreno e avvicinandosi pericolosamente alle abitazioni delle frazioni Riborgo, Trucchi e Piandane e al santuario di Belmonte, patrimonio Unesco. Cinque le famiglie evacuate a scopo precauzionale.

Per tutta la notte è stato incessante il lavoro delle squadre dei volontari Aib e dei vigili del fuoco. Nonostante gli sforzi all’alba ancora residuavano roghi ma la situazione è stata dichiarata sotto controllo. Se il vento lo consentirà sarà possibile intervenire anche con i canadair.

Sono in corso le indagini per risalire all’origine degli incendi, che al momento appaiono dolosi.

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