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Il Parco Nazionale dello Stelvio punta alla Carta Europea del Turismo sostenibile

Il 4 marzo è stata ufficialmente presentata a Palazzo Lombardia a Milano, la candidatura del Parco nazionale dello Stelvio alla Carta Europea del Turismo sostenibile (Cets), importante riconoscimento introdotto nel 1991 dalla Federazione Europarc, che certifica le prestazioni di un parco nell’ottica dello sviluppo del turismo sostenibile. Ad oggi sono 164 le aree certificate a livello europeo, 39 in Italia.

Nel corso dell’incontro è stata anche sottoscritta la “Convenzione quadro su monitoraggio, conservazione e gestione delle risorse del Parco”.

Dentro una cornice condivisa e unitaria” – ha commentato l’assessore regionale alla Montagna, Enti locali e Piccoli Comuni Massimo Sertori – “Regione Lombardia e le Province Autonome di Trento e Bolzano daranno energia e forza allo sviluppo del Parco nazionale dello Stelvio. La presentazione della candidatura del Parco e la sottoscrizione della Convenzione quadro di oggi evidenziano ancora una volta la volontà dei tre territori di collaborare in stretta sintonia per valorizzare le peculiarità e le unicità del patrimonio del Parco dello Stelvio”.

A Palazzo Lombardia erano presenti, come rappresentanti degli Enti competenti territorialmente per il Parco, anche Maria Magdalena Hochgruber Kuenzer, assessore allo Sviluppo del Territorio, Paesaggio e Beni culturali della Provincia Autonoma di Bolzano, Mario Tonina, assessore all’Urbanistica, Ambiente e Cooperazione della Provincia Autonoma di Trento, Ugo Parolo, presidente del Comitato di Coordinamento e Indirizzo del Parco nazionale dello Stelvio e Agostino Agostinelli di Federparchi.

Sono tre i piani turistici  sviluppati in parallelo nel corso del 2018 sul territorio del Parco, nelle sezioni di pertinenza altoatesina, lombarda e trentina. Tutti e tre i percorsi vedono il coinvolgimento degli stakeholder locali al fine di elaborare una strategia comune per lo  sviluppo del turismo sostenibile all’interno di tutta l’area del Parco, una modalità di fruizione degli spazi naturali che ne garantisca la salvaguardia e la valorizzazione.

Nel corso dell’incontro sono state ben definite le tematiche strategiche da sviluppare nell’ambito di questo progetto congiunto. Si punterà sul miglioramento della mobilità collettiva, creando una rete di mobilità sostenibile e favorendo i collegamenti ferroviari Milano-Bolzano. Altre problematiche chiave da affrontare sono rappresentate dal dissesto idrogeologico, dall’abbandono delle valli e dell’agricoltura e dalla cementificazione indiscriminata.

Per quanto concerne la sottoscrizione da parte dei tre assessori presenti della “Convenzione quadro sul Monitoraggio, conservazione e gestione delle risorse naturali e della biodiversità”, che fa seguito all’approvazione delle “Linee Guida su monitoraggi e ricerca scientifica”, si tratta anche in questo caso di una definizione di attività da porre in essere sul territorio del Parco: una raccolta dati a cura del team del Parco, una serie di azioni di monitoraggio ambientale, lo svolgimento di attività finalizzate a fornire soluzioni sostenibili per una corretta fruizione e conservazione del Parco e infine la formazione di personale con competenze fondamentali per la gestione sostenibile del Parco.

Una programmazione pluriennale di azioni da sviluppare in ambito economico, ecologico e sociale al fine di assicurare lo sviluppo sostenibile del territorio e garantire la conservazione delle sue risorse naturali.

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