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Trento Film Festival. Svelati il Paese ospite e il manifesto della 67° edizione

Lo scorso 27 febbraio a Palazzo Roccabruna, il Trento Film Festival ha svelato il Paese ospite 2019 della sezione “Destinazione…” – che sarà il Marocco – e il manifesto di questa 67esima edizione della rassegna, nato dalla fantasia dell’artista spagnolo Javier Jaén sul tema dei danni causati dal maltempo dello scorso autunno nei boschi del Nord Italia.

Come suggerisce l’immagine del manifesto realizzato da Javier Jaén, la montagna rappresenta, allo stesso tempo, un luogo fisico e interiore, dove l’uomo può vivere in una dimensione reale le proprie scoperte e avventure e in un ambito più spirituale i sogni e i propri limiti” – ha dichiarato il presidente del Festival Mauro Leveghi – “Dentro ognuno di noi c’è, infatti, una montagna che va esplorata e scalata che s’impersonifica con quella reale mentre la percorriamo a piedi, con i ramponi, gli sci o cercando sulla roccia gli appigli e gli appoggi che ci consentono di progredire verso l’alto, per raggiungere quel confine che ci separa del cielo, da quel qualcosa più grande di noi che rappresenta la fonte dei nostri dubbi, delle curiosità, dello stupore”.

E in merito al tema del maltempo ha poi aggiunto: “Il manifesto, rappresentando la montagna con il profilo di un uomo, vuole richiamare l’attenzione sui limiti che l’umanità deve porsi affinché le terre alte, come ambiente di vita per noi, continuino ad esistere. L’uomo nel corso della storia ha cambiato la montagna, l’ha plasmata, le ha attribuito delle identità, le ha inferto ferite, identificandosi con essa e oggi, forse più di ieri, è arrivato il momento di fermarsi per riflettere sul futuro che vogliamo costruire con lei”.

La scelta del Marocco come Paese ospite 2019, una  nazione caratterizzata da millenni di incontri tra popolazioni e culture diverse, deriva come chiarito dalla direttrice del festival  Luana Bisesti dalla visione della montagna “come uno dei luoghi privilegiati della Terra per la contaminazione a trecentosessanta gradi tra culture diverse, uno spazio d’incontro senza confini caratterizzato da un linguaggio comune che avvicina e rende possibile, quasi istintivamente, la conoscenza e il rispetto tra popoli diversi”.

Il Festival, che quest’anno si svolgerà dal 27 aprile al 5 maggio, sarà permeato della cultura marocchina, attraverso film, documentari, letteratura ma anche sapori.

Mauro Leveghi, insieme a Luana Bisesti e al responsabile del programma cinematografico Sergio Fant, ha descritto le novità per il 2019, alla presenza degli assessori alla cultura dei Comuni di Trento e Bolzano, Corrado Bungaro e Juri Andriollo e del presidente della Camera di Commercio di Trento Giovanni Bort.

L’unione di cinema e montagna ha prodotto cultura fino dalla prima edizione del Trento Film Festival” – ha dichiarato l’assessore Bungaro – “La scelta di sottotitolare l’edizione di quest’anno con il binomio “montagne e culture” introduce un valore aggiunto importante, sottolineando la pluralità delle voci che animano questa rassegna e che raccontano l’uomo attraverso il suo modo di vivere la montagna. In questi tempi in cui la paura del diverso sembra prevalere sulla curiosità di scoprire l’altro, Trento, grazie al suo Film Festival, si conferma una città capace di guardare oltre le sue mura”.

L’assessore Andriollo ha invece tenuto a sottolineare i pregi del sodalizio nato nel 1997 tra il Festival e la Città di Bolzano, che organizza la sua sezione nel mese di settembre. In merito alle novità dell’edizione 2019 ha inoltre aggiunto: “Vogliamo sottolineare che quest’anno il Film Festival di Trento dedicherà particolare attenzione alle problematiche ambientali che si riflettono anche sul patrimonio montano e boschivo, tema questo che ha purtroppo accomunato le province di Bolzano e Trento solo pochi mesi or sono, con l’eccezionale distruzione di milioni di alberi. Sarà quindi nostro compito anche quello di sensibilizzare il pubblico sull’importanza della difesa dell’ambiente per evitare in futuro tali accadimenti”.

Ulteriore novità sarà la possibilità di svolgere un’opera di valorizzazione e di formazione di figure professionali da inserire negli ambiti cinematografici e di promozione letteraria legati ai temi d’interesse del festival.

Nel corso della conferenza stampa sono anche state presentate delle modifiche rilevanti apportate allo Statuto associativo, con l’introduzione di “nuove attività per le quali il festival è ormai considerato un punto di riferimento in Italia e all’estero” e la nomina anche per i soci ordinari, ovvero le Camere di commercio di Trento e di Bolzano, di un rappresentante nel Consiglio direttivo dell’associazione, che si andrebbero dunque ad aggiungere ai rappresentanti del Comune di Trento e Cai (soci fondatori) e del Comune di Bolzano (socio storico).

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