Colle del Lys. Cade in un crepaccio e gira un video ironico. Critiche dal Soccorso Alpino Valdostano
Con la sicurezza in montagna non si scherza.
Un concetto che pare non chiaro a tutti, in considerazione dei contenuti che capita di notare sui social. È il caso di un giovane alpinista svizzero che lo scorso 24 febbraio ha pubblicato sul suo profilo Facebook un video (non più visibile al pubblico o forse rimosso, ndr) girato all’interno di un crepaccio sul Colle del Lys a Gressoney, a circa 4.200 metri di quota, che ha portato il direttore del SAV Paolo Comune, imbattutosi per caso nel post, a dichiarare che “C’è ancora molto da investire nella formazione e nel far conoscere i pericoli della montagna”.
Non è certo il primo video girato in una situazione di emergenza. Consideriamo ad esempio la diretta della valanga di Crans-Montana. L’elemento che crea disturbo è l’umorismo alla base delle riprese effettuate dallo scialpinista finito nel crepaccio.
16 secondi di cronaca, con il racconto della caduta a circa 20 metri di profondità, che si conclude con una sonora risata e anche una bestemmia.
“Stavamo per incordarci, perché vedevo che c’era un crepaccio e sono caduto da lì”, si sente nel video che mostra il varco nel ghiaccio in alto, poi il fondo del crepaccio e infine il volto sorridente dello sventurato.
“La superficialità con cui si affronta la montagna, che si evince dal video” – ha dichiarato il direttore – “lascia alquanto perplessi. L’operazione di soccorso è stata complicata, per il vento e abbiamo dovuto attivare un secondo elicottero, per affrontare eventuali altri eventi”.
La fortuna del prode cineasta è di essere uscito illeso dal crepaccio. E a quanto pare dai post pubblici sul suo profilo, non si tratta del primo incidente di cui si è reso protagonista. Sono infatti presenti video e foto che lo ritraggono in situazioni emergenziali, sempre corredati di didascalie umoristiche al pari del video segnalato da Paolo Comune.
“Oggi andata cosi, un altro giorno a staccare pendii” si legge, ad esempio, a corredo di un video che immortala una valanga che investe un pendio a due passi da uno sciatore.
“Spiace vedere che si fanno delle operazioni pericolose e si occupano delle risorse per persone che non sono state sfortunate ma superficiali”, ha concluso il direttore del SAV.
Peccato che, oltre agli insulti democratici contro di lui, non si possa sentire anche la sua.
Si possono sapere i nomi dei protagonisti di questa triste vicenda?