Alpinismo

Invernali – Si torna a salire su K2 e Nanga Parbat

Finalmente è terminata la fase di attesa ai campi base e già da oggi le spedizioni iniziano a muoversi.

Al Nanga Parbat è arrivata finalmente una finestra di bel tempo che consentirà a Daniele Nardi e Tom Ballard di capire le condizioni della montagna e pianificare la strategia per i prossimi giorni come spiega l’alpinista di Sezze nel video che ci ha mandato questa notte.

 

Al K2 la squadra russa-kazaka-kirghisa si muoverà in queste ore per raggiungere il campo base avanzato. Si scopre ora che l’idea di Vassily Pivtsov era quella di partire già ieri con il vento forte per farsi trovare alla base della parete già oggi, ma le condizioni non lo hanno permesso e oltretutto si sono resi necessarie delle riparazioni alle tende del CB che hanno sofferto le forti raffiche, come si vede nella clip sotto.

La strategia per i prossimi giorni è quella è muoversi, come fatto fino ad ora, in due gruppi: il primo (Pivtsov, Aubakirov, Danichkin, Abildaev, Braun) ha l’obiettivo di arrivare fino a campo 3 e se il meteo lo permette anche oltre; il secondo (Muraviov, Shepelin, Gabbasov, Smailov e Temirbaev) darà supporto in base alle condizioni.

Alex Txikon al momento non si è mosso dal campo base, vedremo nel corso della giornata se seguirà la strategia dei russi e si porterà più tardi anche lui al campo base avanzato o se attenderà domani con la finestra di bel tempo al massimo. Nel video il forte vento di ieri al campo base.

 

Ricordiamo che al K2 la finestra di bel tempo entrerà questa notte, oggi sembra però che si chiuderà prima di quanto ci si aspettava fino a ieri. Dalle previsioni i venti dovrebbero aumentare non più da giovedì pomeriggio, ma già da mercoledì. La situazione è in evoluzione, non si può fare altro che valutare giorno per giorno.

Tags

Articoli correlati

Un commento

  1. Idee per un´altro stile invernale: Salire in stile alpino senza tutta questa organizzazione pesante. Purtroppo per queste spedizioni sugli ottomila abbiamo fatto passi indietro invece di migliorare. Siamo indietro rispetto a 30 anni fa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close