Cronaca

Incidente in slittino sul Renon. Dopo 40 giorni muore anche la mamma di Emily

Dopo 40 giorni di ricovero presso il Policlinico di Modena, mercoledì scorso è deceduta anche Renata Dyakowska, madre di Emily Formasano, la giovane vittima dell’incidente del 4 gennaio sul Corno del Renon.

Mamma e figlia avevano imboccato con uno slittino una pista nera da sci andando a schiantarsi contro un albero. Il divieto  di “slittare” era segnalato a inizio pista da un cartello in sola lingua tedesca, elemento che ha suscitato non poche polemiche.

La piccola Emily era morta sul colpo mentre la mamma aveva riportato ferite molto gravi.

La donna, 38enne reggiana di origine polacca, era stata trasferita a fine gennaio nel reparto di terapia intensiva. A nulla sono valsi i tentativi dell’equipe medica di ripristinare le sue condizioni di salute.

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2 Commenti

  1. Slitte e slittini non sono strumenti ma soltanto mezzi per i quali dunque i percorsi semplici più dei complicati potrebbero dar luogo ad abbrivi maggiori ed eccessivi e ad impatti diversi e disastrosi, inoltre le montagne europee tutte essendo morfologicamente irregolari consentono di apposito per slitte e slittini solamente piste fatte di corridoi stretti e strettissimi, il resto non è alcunché di adatto e potrebbe essere qualcosa di adeguato ma dipende ciò da varietà di capacità anche personali e circostanze che in ambienti alpini non sono mai semplificabili né in tutto spiegabili e prevedibili. I cartelli solamente in lingue tipiche od originarie di luoghi montani ed alpini sono o sarebbero preferibili o da preferirsi a quelli con traduzioni quando non si possono dare avvertimenti semplici di sorta. Quel che sta creando tanti incidenti sulle Alpi è la sopravvalutazione delle discipline sportive e la sottovalutazione degli àmbiti superiori che si basano non su allenamenti ma apprendistati pur praticando usi ed utilizzi dello sport o sportivi (àmbito del supersport ed àmbiti supersportivi appunto). Tali àmbiti non risolvono nulla quanto a pericoli, rischi, situazioni e condizioni, ma non sono inadatti e possono aiutare in qualcosa; invece le pratiche dello sport e gli approcci sportivi sono e restano inadatti e non possono aiutare realmente in qualcosa. (MAURO PASTORE)

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