Alpinismo

Invernali – K2: i russi arrivano a 7100. Txikon: “Rischiamo solo quello che possiamo controllare”

Questa mattina il gruppo in parete della spedizione russa-kazaka-kirghisa composto da Pivtsov, Abildaev, Aubakirov e Danichkin è riuscito ad attrezzare la via fino a 7130 metri, oltre la Piramide Nera. Lì hanno lasciato un deposito di materiale per poi decidere di scendere a C2, dove passeranno la notte, domani torneranno al campo base.

Non sono riusciti a mettere a segno l’obiettivo di piazzare campo 3, a 7400 metri, ma il risultato è comunque ottimo, considerando che la finestra di bel tempo si è rivelata più insidiosa del previsto a causa del vento forte che si è attenuato solo oggi. Sono stati giorni complessi e molto faticosi per i quattro alpinisti, che ora avranno occasione di riposarsi al base.

Oggi sono arrivati a Skardu anche i tre alpinisti kirghisi che si sono aggiunti in corsa al team di Pivtsov grazie al nuovo sponsor.

Ieri sera Alex Txikon, che in mattinata aveva raggiunto C1 per poi tornare al base, ha spiegato la decisione di scendere: “Rischiamo solo quello che possiamo controllare. Quando abbiamo visto che il vento era ancora abbastanza forte al primo campo e che in quelle condizioni era impossibile continuare a attrezzare, abbiamo deciso di tornare al campo base” ha spiegato, dichiarandosi comunque felice di essere riuscito a raggiungere campo 1 e tornare al base in sole 16 ore, a dimostrazione che sia lui, che il suo team si sherpa, sono in forma. “È importante rispettare il meteo fino a quando il K2 non ci darà la possibilità di salire di nuovo. Siamo in inverno ed è così che funziona la montagna, ma non cambierei questo per null’altro” ha concluso il basco, dimostrando ancora una volta che la sua strangia è differente rispetto a quella di Pivtsov, che sta forzando maggiormente. 

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